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L’euforia per la grande rimonta di Champions League contro il Liverpool non ha coinvolto proprio tutti a Siviglia. Fra le mura del centro sportivo rojiblanco è scoppiato, improvviso e fragoroso, il caso N’Zonzi. Un ciclone che potrebbe avere conseguenze sorprendenti nel breve periodo, tra campo e (soprattutto) mercato: perché la finestra invernale si avvicina e per il centrocampista classe ’88 - dopo il braccio di ferro estivo con la Juventus - si delinea adesso un futuro tutto nuovo.

ROTTURA - Proprio Steven N’Zonzi, il gigante franco-congolese che Eduardo Berizzo aveva confermato come titolare quasi inamovibile della mediana sevillista, dopo che Jorge Sampaoli lo aveva trasformato di fatto nel regista della squadra. Proprio lui, che il Siviglia aveva trattenuto con decisione fino all’ultimo giorno di agosto, adesso non si allena. Tutta colpa di quella sostituzione all’intervallo nell’ultimo match al Sánchez-Pizjuán, con il Liverpool in vantaggio di tre gol e N’Zonzi costretto a fare immediatamente posto a Franco Vázquez. Il resto è storia: Ben Yedder segna due volte, poi Pizarro nei minuti di recupero firma l’impresa. C’è entusiasmo nell’aria, anche se misto a quell’amarezza derivante dalle condizioni di salute di Berizzo, annunciate con drammaticità dallo stesso allenatore ai suoi ragazzi nello spogliatoio. Al 97’ può scoppiare la festa, ma Steven non esulta: qualcosa si è rotto nel rapporto con il Siviglia, che nel 2015 decise di prelevarlo dallo Stoke City per poco più di 10 milioni di euro. N’Zonzi è stato escluso dalla lista dei convocati per la trasferta di Liga contro il Villarreal e adesso l’ipotesi di una cessione a gennaio si fa sempre più concreta.

RIMPIANTOLa Juventus è stata a lungo vicina al mediano di La Garenne-Colombes la scorsa estate, con Max Allegri a indicare il nome di N’Zonzi in una lista a tre di profili “ideali” per il centrocampo bianconero (insieme a Nemanja Matic e William Carvalho). A bloccare tutto è stato José Castro, fermo nella propria volontà di trattenere il classe '88 in mancanza di quei 40 milioni di euro della clausola rescissoria. Marotta si era spinto ad offrirne circa 32, tra parte fissa e bonus, ma la risposta è stata sempre la stessa. Una strategia apparsa fin da subito controproducente (“N’Zonzi voleva andarsene”, confessava il compagno Lenglet a settembre) e che adesso svela tutte le problematiche relative ad un giocatore intenzionato a cambiare aria. In tre mesi, però, lo scenario è cambiato di netto: nei piani della Juve non è previsto un grosso investimento a gennaio e l’unica via per vedere N’Zonzi a Torino sarebbe quella che assecondi le condizioni del club bianconero. Vale a dire un trasferimento in prestito, opzione difficilmente accettabile per il Siviglia. N’Zonzi rompe con il club biancorosso ed è al contempo lontanissimo dalla Juve: dall’Andalusia, c’è adesso chi si pente amaramente di non averlo fatto partire in direzione dell'Allianz Stadium. 

@mcarapex