I TOP ALLENATORI - "La settimana scorsa ho visto una foto della riunione dei tecnici alla Uefa e ho pensato: 'Ho giocato agli ordini di Zidane, Ancelotti e Mourinho al Real, poi per Allegri alla Juve e ora sono con Conte. Mi mancano solo Guardiola e Klopp'".
LONDRA - "All'inizio sentivo tanta pressione, il prezzo del tuo cartellino pesa e ho sbagliato un rigore nel Community Shield. Gol sempre di testa? Basta che segno, un gol è un gol. Al Real mi allenavo con Cristiano Ronaldo che quando lo vedi saltare per colpire di testa è una potenza, una bestia. Alla Juve studiavo Llorente, come aggrediva gli spazi e dirigeva le sue incornate. La scorsa settimana avevo come avversari Morgan e Maguire, due tipi abbastanza grossi, ma sono riuscito a infilarmi fra loro due e segnare. Bisogna essere intelligenti. Alla Juve mi allenavo contro Chiellini e Bonucci ogni giorno. Giocare contro Chiellini è come entrare nella gabbia di un gorilla per cercare di togliergli il cibo: un colpo, un altro colpo, un altro colpo... Pepe al Real non mi colpiva così tanto".
MATURO - "Nei periodi in cui non riesci a segnare diventi matto. Alla Juve ci fu una stagione in cui erano passati 100 giorni senza che segnassi. Cambiai macchina, taglio, scarpe pur di mettere fine a quel digiuno. E lo spogliatoio mi aiutò molto".