A quando risale la fondazione del club?
Lo Juve Club Parlamento è stato fondato nel 2004: sono passati ormai 13 anni, anni di grandi soddisfazioni e anche di grandi sofferenze sportive ma sempre animati dalla sportività che contraddistingue la Vecchia Signora. Lo stile Juve non è uno slogan, è un modo di concepire il calcio sempre nello stesso modo da oltre un secolo. Lo Juve Club Parlamento è nato ad un anno esatto dalla morte dell'indimenticabile presidente Giovanni Agnelli, vennero ad inaugurarlo Conte e Buffon.
È difficile conciliare l'attività da parlamentare con quella di presidente di un'associazione di tifosi?
No, non lo definirei difficile, quanto piuttosto impegnativo. Il nostro è uno delle migliaia di Juve Club sparsi nel mondo, con le stesse esigenze, gli stessi impegni, le stesse richieste. Fortunatamente la nostra squadra continua a primeggiare su più fronti, gli impegni sono sempre tanti, ma troviamo sempre il modo di conciliare in qualche tarda serata e in alcuni fine settimana gli appuntamenti in bianconero.
Cosa ci può dire dei tifosi bianconeri presenti a Montecitorio? Quanto è ampia la presenza bianconera nel luogo simbolo della politica italiana?
La compagine bianconera in Parlamento e all’interno dello Juve Club è molto vasta. Oltre a deputati e senatori, ci sono gli ex parlamentari, i vari collaboratori, i dipendenti, i funzionari, i consiglieri della Camera e del Senato. Il Parlamento rappresenta fedelmente il Paese, ci sono tifosi di diverse squadre, ma il gruppo di tifosi della Juventus è sempre quello più folto. Proprio come nel resto d’Italia.
Ci può parlare delle vostre attività e iniziative?
Le attività dello Juventus Club Montecitorio rientrano tra le classiche attività di un club sportivo; dalla promozione e organizzazione della partecipazione degli associati alle partite di campionato e coppa della Juventus, ad iniziative di supporto della società; dalla celebrazione dei risultati sportivi della Juventus, dei suoi calciatori, tecnici, collaboratori e dirigenti. Svolgiamo tutte le attività utili a mantenere viva la più alta concezione dello sport che ha da sempre contraddistinto la Juventus. Ma la cosa più originale è il confronto continuo sul quadro legislativo connesso allo sport che si è tradotto in alcune iniziative istituzionali alla Camera e al Senato.
C'è una partita come membro del club che le è rimasta nel cuore, per l'importanza, il risultato o semplicemente per il modo in cui l'ha vissuta?
Mi fa male anche solo ricordarlo, ma penso che la finale di Champion’s League a Berlino (ahimé, persa col Barcellona) sia la partita che come presidente dello Juventus Club Parlamento ha lasciato un segno più profondo. È stata una di quelle partite vissute al 100%: l’organizzazione della trasferta, la tensione della gara, il pathos di quei 90 minuti. L’orgoglio di far parte di una grande famiglia e il senso di comunità che si respirava al ritorno, nonostante il risultato.
Cosa pensa del prossimo impegno europeo della Juventus? Sarete presenti a Torino per la nuova sfida ai blaugrana?
Saremo presenti e ci metteremo tutta la nostra passione. Non voglio viverla come una rivincita del 2015 ma una grande opportunità per far vedere al mondo quanto valiamo. L’impresa è ardua ma siamo la Juve e #finoallafine ce la giochiamo sempre. E se poi dovesse andare bene … chissà!