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La passione juventina trionfa anche nel mondo del golf. A farsene portavoce è l’eccellenza italiana di Edoardo Molinari, che due giorni fa è tornato ad assaporare un trionfo internazionale che mancava addirittura dal 2010. E’ successo nel Trophee Hassan II - prova dell’European Tour - andato in scena a Rabat, in Marocco, sul percorso del Royal Golf Dar Es Salam. Molinari ha battuto ai playoff l’irlandese Paul Dunne, leader dopo tre giri: i due contendenti avevano chiuso alla pari grazie a un birdie-eagle del golfista torinese nelle ultime due buche. Del successo atteso quasi sette anni e delle aspettative nei confronti della “sua” Juventus, con particolare attenzione al big match di Barcellona, Dodo ha parlato in esclusiva a ilBianconero.com.

VERSO LA RYDER CUP - “E’ stata una vittoria per certi versi inaspettata e per altri fortemente voluta e cercata”, racconta Molinari, che ha così messo fine ad un periodo ricco di infortuni e delusioni. “Inaspettata perché anche se ultimamente stavo ritrovando il gioco degli anni passati, non pensavo di poter essere già competitivo sotto pressione, invece proprio nelle ultime buche del torneo ho espresso il gioco migliore della settimana. Voluta perché appena ho visto che c'era una mezza possibilità di vincere, ci ho creduto fino in fondo e il destino ha voluto premiarmi”. Salito dal 90esimo al 14esimo posto della Race to Dubai, Dodo è adesso pronto a giocarsi un ruolo da protagonista nell’ultima tappa del tour d’elite, il DP World Tour Championship che andrà in scena a Dubai dal 16 al 19 novembre. “Il bello deve sicuramente ancora arrivare, perché il lavoro che sto facendo è ancora all'inizio e ho ancora tanto margine di miglioramento!”. Con un sogno nel cassetto che va ovviamente a toccare la Ryder Cup del 2022 a Roma: “E’ una competizione ancora molto lontana per noi giocatori, ma sarebbe un sogno potervi prendere parte, magari insieme a qualche altro italiano”.

VERSO LA CHAMPIONS - E sulla stagione della Juventus, squadra che tifa fin da quando era bambino - passione di famiglia, visto che il nonno era addirittura amico di Giampiero Boniperti - Molinari è sicuro: “Credo che la Juve sia diventata in questi anni una squadra sempre più solida e convinta dei propri mezzi”. Una convinzione che le sarà quanto mai utile nell’inferno del Camp Nou, nel ritorno dei quarti di finale di Champions League, contro il Barcellona sconfitto all’andata per 3-0: “Sono fiducioso per il passaggio del turno, anche in virtù del risultato dell'andata”. Vittoria europea per Dodo, vittoria europea per la Juve: può essere l’anno dell’en plein? “Me lo auguro!”, esclama lui: “Sarebbe bellissimo se la Juve potesse ritornare ad alzare la Champions dopo tanto tempo. Anche se, visto il lavoro incredibile fatto dalla società in questi ultimi anni, se non succederà quest'anno accadrà sicuramente nei prossimi”. Basterà seguire il suo esempio e non mollare mai, neppure nei momenti di maggiore difficoltà. A tal proposito, in chiusura, Molinari offre anche un parallelo con la situazione di Claudio Marchisio: lui che - esattamente come il golfista - è reduce da un periodo piuttosto complicato della carriera. “Marchisio è stato uno dei simboli di questa squadra e anche se ultimamente sta giocando meno credo che sia ancora uno degli uomini chiave della Juve. Sicuramente darà una grossa mano in questo finale di stagione e sono certo che dalla prossima stagione tornerà a essere un titolare inamovibile della Juventus. Non è facile tornare subito ad alti livelli dopo un grave infortunio, ma Claudio riuscirà a farcela!”.