Come si apprende da vari organi di stampa, però, alcuni dei sopravvissuti sono riusciti a resistere al gelo accendendo un piccolo fuoco nel vano cucina dove si erano ritrovati a seguito dell'impatto della slavina.
“Il primo contatto con il gruppo dei superstiti –scrive Repubblica - c'è stato poco dopo le 11, grazie ai cani che li hanno individuati. Dall'esterno, infatti, non si sentivano voci: la struttura li ha protetti ma non permette di comunicare con l'esterno, anche a causa della neve che assorbe i suoni.”
Adesso, avvertono i soccorritori, ci sarà bisogno di ancora più cautela perché l’innalzarsi delle temperature aumenta il rischio crolli di alcune parti della struttura totalmente coperta dalla neve. Le mutevoli condizioni atmosferiche, inoltre, rischiano di causare altre slavine. I soccorritori sono al lavoro notte e giorno per cercare di estrarre vive più persone possibile. Al momento sono dieci, per come si erano messe le cose stiamo parlando di un vero e proprio miracolo.