commenta
Per qualche ora, il rischio è sembrato concreto: la deadline dell’11 agosto che si avvicina, il Milan che non riesce a trovare le adeguate garanzie per rendere effettivo l’acquisto di Leonardo Bonucci e il difensore della Nazionale che torna clamorosamente alla Juventus. Scenario da romanzo di fantascienza che, per fortuna dei rossoneri, non si è trasposto nella vita reale. Nella mattinata di ieri Fassone e Mirabelli hanno depositato le fideiussioni bancarie previste dal regolamento della Figc, scacciando così - sia per il numero 19 che per Biglia - lo spettro dell’annullamento del contratto. Il paradosso, tuttavia, risiede nel fatto che tali garanzie siano state concesse al Milan da un istituto legato proprio al pianeta Juve.

CUGINO DI AGNELLI - A garantire le fideiussioni è stata Banca IFIS S.p.A. L’istituto, specializzato in credito commerciale, credito finanziario di difficile esigibilità e credito fiscale, venne fondato a Genova nel 1983 da Sebastien Egon Fürstenberg: nome dallo scarso impatto mediatico per i non addetti ai lavori. Si dà il caso che questo imprenditore, nato a Losanna nel 1950 e dal 1992 Amministratore Unico di La Scogliera (la società che controlla Banca IFIS) sia il figlio di Clara Agnelli, sorella di Umberto e Gianni. Certo, la principesca dinastia dei Fürstenberg - originaria dello stato tedesco del Baden-Württemberg - si è unita a una delle più prestigiose famiglie piemontesi soltanto nello scorso secolo: eppure Sebastien risulta né più né meno cugino di primo grado dell’attuale presidente della Juventus. Lo stesso Andrea che, posto davanti al bivio tra liberarsi di Allegri o di Bonucci, non ha esitato un secondo a rinnovare la fiducia nei confronti del proprio allenatore. Tagliando così una prima volta il cordone ombelicale che legava il difensore esacampione d’Italia ai bianconeri.

GLI AFFARI SONO AFFARI - Nessuna aria di complotto, tutt’altro. Siamo davanti, come dicevamo, ad un semplice paradosso. Vero è che, di fronte ai diversi no ricevuti dal Milan di - tra cui quello di uno sponsor del club come Banco BPM - la concessione delle garanzie da parte di un istituto legato agli Agnelli possa sembrare più che una coincidenza. Ma potremmo risolvere l’antinomia con l’antica massima “gli affari sono affari”, ricordando inoltre come la società Juventus non abbia alcun interesse (tutt’altro) a veder saltare un trasferimento messo nero su bianco quasi un mese prima. E poi, per citare il responsabile di Banca IFIS Raffaele Zingone, “il rapporto con un cliente come il Milan è una grande opportunità per l’istituto”. Stretta di mano e affare concluso, tagliando per la seconda volta quel famoso cordone ombelicale. Bonucci è un giocatore del Milan, da oggi non sussistono più dubbi. Che lo sia anche grazie alla famiglia Agnelli, è un fatto altrettanto certo.

@mcarapex