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Lionel Messi, fenomeno del Barcellona, ha rilasciato una lunga intervista a TyC Sports tra Argentina, compagni e consigli per il futuro: "Credo che per migliorare ci servano tempo e le partite prima del mondiale. Abbiamo fatto partite buone con Sampaoli, non abbiamo giocato molte partite con lui. Non è facile giocare in questi momenti, con la pressione e la necessità di vincere, con ragazzi giovani che non erano pronti a questo momento con la Seleccion. Abbiamo superato una tappa complicata. La verità è che dobbiamo migliorare se vogliamo essere campioni del mondo. Per come stiamo oggi, non ci avviciniamo neanche. Ci sono nazionali molto più avanti rispetto a noi come Brasile, Germania, Francia e Spagna".

SAMPAOLI - "Mi ha detto più volte che sono il migliore della storia".

ARGENTINA - "In Argentina siamo obbligati a vincere, sempre. Se va male dobbiamo sparire tutti dalla Seleccion, in tanti siamo lì da tanti anni. Critiche? Sono andate oltre il normale e hanno riguardato aspetti extra calcistici. L'amarezza che sentiamo è perché sappiamo cosa ci attende se facciamo male, le persone vogliono risultati e se non li vedono vogliono nuove facce".

FINALI PERSE - "Non sono tornato a pensarci. Quello che tengo come ricordo è il cammino che mi ha portato lì: meritavamo le due finali, sia al Mondiale che in Copa America".

HIGUAIN - "Pipa soffre molto le critiche e gli abbiamo parlato moltissime volte. Credo che questo tempo senza andare in nazionale gli abbia fatto bene e gli abbia fatto vedere le cose in maniera diversa. Deve esserci però in nazionale, perché è fondamentale, è uno dei migliori attaccanti al mondo e lo dimostra sempre".

NEWELL'S - "Molte volte ho detto che il mio sogno è giocare per il Newell's Old Boys, però non so cosa succederà e in parte è per il momento del paese. Ho una famiglia e dei figli".

VECCHIAIA - "Di anno in anno il mio corpo paga sempre di più giocare troppe partite".

MASCHERANO - "Capisco se va via per cercare più minuti in un altro club. E' nel suo ultimo anno di contratto e vuole chiudere giocando, non in panchina, anche se è nel Barcellona. Nazionale? Oggi non si sente titolare nella squadra e non vuole regalare nulla, darà tutto per conquistarsi il posto".