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La grande bellezza, in ogni settore dell’arte, presuppone l’accompagnamento sonoro adeguato come sottofondo. L‘ennesima sfida tra Barcellona e Juventus che andrà ad aprire il Grande Festival della Champions si annuncia come un capolavoro di genere. Una colonna musicale a supporto per rendere ancora più suggestivo lo spettacolo è necessaria. Anche soltanto a livello mentale. Ebbene, prima che tutto abbia un inizio, provate a chiudere gli occhi e a “ripassare” le parole che Lucio Dalla andò a pescare nel mare della sua anima da poeta nel corso di una notte romana di tanti anni fa un poco frastornato dal vino che quando è buono non ubriaca ma ispira.
"…Questa sera così dolce che si potrebbe bere
da passare in centomila in uno stadio
Una sera così strana e profonda
che lo dice anche la radio
anzi la manda in onda…."


Si tratta della seconda strofa de “La sera dei miracoli” una fra le canzoni scritte e cantate dal piccolo grande uomo, con il diritto di passare alla storia come indimenticabile. Assolutamente conforme per perfezione a ciò che di magico ci stiamo preparando a vivere in una città altrettanto magica come Barcellona dove, sì…."Ci sono anche i delinquenti ma non bisogna avere paura perchè basta stare un poco attenti…". E poi, ricordiamolo "E’ la sera che i cani parlano tra loro, della luna che sta per cadere e la gente corre nelle piazze per andare a vedere. E’ la sera dei miracoli, fai attenzione. Qualcuno ha scritto una canzone". 

Parole e concetti che in maniera sorprendente anticipano quel che accadrà, in ogni caso e forse anche oltre la partita, sulla bellissima “pelouse” del Camp Nou, uno stadio che non invecchia mai. Forse non proprio miracoli in senso stretto, ma certamente magie e sortilegi assortiti che i padri potranno raccontare ai loro figli i quali a loro volta passeranno il testimone della favola ai loro bambini. E’ sempre bello poter crescere immaginando che i maghi esistano per davvero anche soltanto nel mondo che non si vede.

Due saranno in campo, a sfidarsi nel nome delle rispettive squadre e a contendersi i gradi di migliore. Messi e Dybala i fenomeni del pallone arrivati dalla fine del mondo come Francesco. Entrambi garanti di quelle meraviglie del possibile che soltanto altri maghi seppero rendere reali in tempi differenti come Omar Sivori o Diego Maradona, guarda caso argentini come loro. Diversi per ruolo, ma anche incredibilmente identici al punto da risultare un “doppione” quando giocano insieme nella nazionale del loro Paese. Soprattutto gemelli dentro per la spontaneità e la naturalezza innate che fa da collante tra il formidabile gesto atletico e la irrefrenabile volontà di portare la gioia a chi li osserva. Levitano sul campo, a pelo di erba, e sembrano extraterrestri arrivati da chissà quale galassia capaci di realizzare cose che vietate all’immaginazione degli “umani”.

Ecco che, a fronte della presenza di questi due fenomeni paranormali, la stessa sfida tra Barcellona e Juventus si fa piccina o comunque evento parallelo e a parte. Le rispettive tifoserie, per forza di cose, baderanno al sodo del risultato. Gli appassionati del calcio in senso ampio  usciranno dal Camp Nou in ogni caso gonfi negli occhi e nel cuore per quelle “illusioni” che i due maghi avranno saputo donare. Una storia nella storia degna di quella che sarà la notte dei miracoli.