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Tutti da confermare, in blocco. La Juventus è pronta a blindare l’intero stato maggiore dirigenziale, a partire da Beppe Marotta e Fabio Paratici. I top manager che operano dietro la scrivania e che hanno consentito al club bianconero di gettare le basi per il ciclo di vittorie in corso, guadagnando allo stesso tempo una consolidata posizione di prestigio internazionale. Marotta somma l'incarico di direttore generale a quello di amministratore delegato. Il prolungamento si annuncia come una pura formalità. Anche perché nel frattempo ha preso altri impegni che lo tengono legato all’Italia: è diventato presidente dell’Adise, organo di rappresentanza dei direttori sportivi italiani. E si sta impegnando attivamente a tutela della categoria.

INSIDIA BARCASia lui sia Paratici si sentono “legati a vita” alla Juventus, ma è stato soprattutto il direttore sportivo (vincolato fino a giugno) a finire di recente nel mirino del Barcellona, visto che un’ala interna al club blaugrana spingerebbe per  ristrutturare nel migliore dei modi il management. Ma Marotta e Paratici in questo momento sono una cosa sola. Lavorano a braccetto, separarli è un’utopia. L'accordo per i prossimi potrebbe diventare reaktà già in primavera, senza fretta, perché non si intravvedono ostacoli. L’intesa sulle cifre pare sia stata già raggiunta. A prolungare il rapporto con la Juventus sarà l’intera area tecnica, un team di eccellenti competenze che lavorano in autonomia pur facendo sempre riferimento ai vertici.

GIOCO DI SQUADRAParatici continuerà a fare affidamento su Federico Cherubini, prezioso braccio operativo nel ruolo di vice direttore sportivo. Prolungamento del rapporto in vista anche per Stefano Braghin, che si è preso in carico – oltre al settore giovanile – anche il progetto Women che sta portando risultati insperati sia nei risultati sia a livello d’immagine. Dalla prossima stagione, la dimensione delle bianconere diventerà l’Europa. Proseguirà anche il lavoro di Maurizio Lombardo come segretario generale, così come quello dei team manager: Matteo Fabris uomo ombra della prima squadra, Gianluca Pessotto per la Primavera. Certezze alle quali non è possibile rinunciare. 

@pietroscogna