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Anche se l’ufficialità del trasferimento di Goretkza al Bayern è arrivata solamente nella giornata di oggi, la notizia che il tedesco avrebbe scelto l’Allianz Arena come prossima tappa del suo percorso da ‘predestinato’ era ormai chiara da tempo. La Juventus l’ha seguito a lungo, ha provato a mettergli in mano un biglietto per l’ ‘altro’ Allianz, ovvero lo Stadium, ma la decisione del calciatore era già stata presa. Quello di Goretzka non è uno sgarbo del Bayern alla Juve, anzi. Dopo il trasferimento di Vidal in Baviera le due società hanno saputo ricostruire i rapporti e fare diversi affari assieme. Oltre ai vari Benatia, Vidal, Coman e Douglas Costa, c’è però qualcosa di più che accomuna bianconeri e bavaresi.

STESSA FILOSOFIA – La strategia alla base dei successi di Bayern e Juve è una ed una soltanto: costruire una base solida formata da calciatori della stessa nazionalità. Italiani quelli della Juve, tedeschi quelli del Bayern. Ed è vero anche l’opposto, cioè che grazie ai blocchi Juve e Bayern le rispettive nazionali riescono sempre ad essere competitive e, spesso, a vincere. Basta scorrere i nomi delle formazioni di Italia e Germania che negli anni sono riuscite ad alzare la Coppa del Mondo.

GIOCO D’ANTICIPO – L’unico modo per arrivare prima della concorrenza sui talenti di casa propria è quello di giocare d’anticipo. Il Bayern sa farlo alla grande in quanto non solo acquista giocatori giovani e tedeschi ma spesso lo fa anche riuscendo a prenderli a parametro zero. La Juve a volte ci riesce mentre altre deve affidarsi alla legge del mercato e trovare un accordo con la società che detiene il cartellino calciatore. E’ accaduto con Caldara e potrebbe accadere di nuovo con Barella e Cristante. Nella nostra gallery tutti i talenti italiani acquistati dai bianconeri negli ultimi anni.

@lorebetto