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Centravanti, ala sinistra e ora anche esterno destro. Mario Mandzukic è l'ovunque della Juve, in qualunque momento. Se sta bene gioca, senza discussioni, almeno così è per Allegri. E pensare che era partito con un affaticamento per il doppio spareggio playoff contro la Grecia, vinto con un 4-1 all'andata e uno 0-0 al ritorno. Via da Torino con qualche acciacco torna più carico di prima in quel di Vinovo, ma soprattutto con un'esperienza in più. Sì, perchè Dalic, ct dei Vatreni, ha ribaltato il suo gioco: sempre ala, come alla Juve, ma sul lato opposto, a destra. Novità in scia con l'esperimento di Allegri, che a lui non rinuncia e allora cambia. Dallo Sporting alla Samp... la nuova idea!

PRECEDENTI CON GOL - 6 novembre 2016: la prima volta di Mandzukic esterno, a sinistra. E' un 4-3-3 anomalo quello che Allegri decide di schierare contro il Chievo, con Dybala out. Il croato non sembra sentire la pressione del cambiamento, ne la scomodità... e infatti è lui a portare in vantaggio la Juve, finirà 1-2 per i bianconeri. E' di Mandzukic anche il primo gol di questa stagione, nel 3-0 al Cagliari, che rivela come Mr. No Good si sia perfettamente calato nel ruolo, anche per il 2017/18. Due volte, due gol. Anzi tre. Sì, perchè c'è una terza prima volta per Mandzukic: la gara d'andata contro lo Sporting Lisbona. Sono bastati meno 30": Douglas Costa entra, a sinistra per crossare meglio, il croato gli fa spazio spostandosi sull'altra fascia, il primo traversone è suo e, un istante dopo, della rete della porta ai piedi della curva nord dello Stadium. Decisivo. I cambiamenti non lo spaventano, e si vede. Muta, si adatta, lotta, sempre e comunque, ovunque. La Croazia lo ha fortificato, fisicamente e tatticamente, come fosse un allenamento di Allegri. Con Cuadrado non al meglio, quella zona sarà "di nuovo" sua, ma questa volta dal primo minuto.