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Mario Mandzukic, eroico con la Juve. Per una notte. Il croato regala un sogno a tutti i tifosi bianconeri, con due gol di testa nei primi 37' della partita, contro il Real Madrid, al Bernabeu. Due gioie prima della grande delusione, arrivata proprio all'ultimo minuto, su rigore. Cristiano Ronaldo segna i blancos vanno in semifinale, ma la prestazione bianconera rimane e porta con sè diversi dati da analizzare. Su tutti quelli che riguardano proprio Mario Mandzukic...

COME DEL PIERO - Mario come Alex, così dice la statistica. Gli unici due nella storia della Juve a segnare una doppietta al Bernabeu e che, comunque sia andata, rimarrà nella storia, seppur come mera statistica. La verità è che i numeri questa notte rischiano di nascondere un paradosso importante.

STANCO, IN PARTENZA - Una partita leggendaria, che però non cambia la realtà dell'ultimo periodo. Mandzukic è stanco, usurato dal nuovo ruolo (lo si è visto nei minuti finali), perchè non è un esterno, bensì un centravanti, come ha ribadito proprio ieri con i fatti. Si presta per la squadra, ma fa ciò che non è. La sensazione, da qualche tempo si diceva, è proprio quella di un giocatore provato da questo utilizzo, e tra i possibili partenti durante la prossima estate. Ma solo se ci sarà comune accordo. 

UNICO - Uno così non c'è, ma il paradosso è che la sua avventura sembra comunque arrivata al capolinea. Difficile da sostituire, eppure la Juve ha dimostrato di voler cambiare volto, dando più qualità e rapidità al ruolo, prendendo esterni di ruolo. E la sua permanenza in rosa appare meglio di ciò in realtà è, per sè e per la Juve. Mandzukic risolve e fa sognare, ma il suo sembra più un canto del cigno, per un giocatore inimitabile.

Nella nostra gallery il film della partita di Mandzukic in Real-Juve.