commenta
Dopo neanche dieci minuti dall'inizio della ripresa Mario Mandzukic vede la porta spalancata davanti a sé con Higuain alla sua destra. L'argentino ha due opzioni, o la dà dentro o prova a calciare. La scelta la conosciamo: Higuain calcia, Ter Stegen para e Mandzukic rimbrotta il Pipita tornandosene in posizione, in quel momento Allegri gli urla: "Mario, dai, pensa alla squadra che stai facendo un gran lavoro". Sta tutta in queste parole la motivazione di un centravanti che da tre mesi si è riscoperto esterno, come nei primi anni di carriera. Ieri sera Mandzukic si è confermato a livelli altissimi anche in campo internazionale: sempre pronto al raddoppio su Messi e il primo a tartassare il povero Sergi Roberto. C'è stato tutto nella partita di Mandzukic: dalla personalità, alla corsa al fisico, fino alla tecnica e alla capacità di inserimento, come nell'occasione capitata sui piedi di Higuain. 

EROE DELLE DUE AREE - Non eroe dei due mondi, ma eroe delle due aree. Mandzukic ha toccato un solo pallone nell'area del Barcellona e ben tre in quella difensiva. Per rendere l'idea, Dani Alves e Alex Sandro, i terzini, nell'area della Juve ne hanno toccate due a testa. Trentanove palloni giocati da Mandzukic con un tiro ed il 50% di contrasti vinti. Il croato ha interpretato alla perfezione il ruolo che gli ha affidato Allegri, facilitato anche dall'atteggiamento tattico del Barcellona. In mezzo alla quantità e al dominio fisico del croato, poi, c'è stata anche la grande personalità con la quale Mandzukic ha affrontato e affronta sfide del genere. L'anno scorso il battibecco quasi inevitabile con l'usurpatore del trono di Monaco Robert Lewandowski, ieri sera la replica con Lionel Messi protagonista (guarda la gallery sopra). Il carisma è sempre stato il valore aggiunto del croato e ieri sera non ha fatto eccezione, anche di fronte ai marziani, anche di fronte al Barcellona di Messi, Suarez e Neymar.
  RAPPORTO CON ALLEGRI -  Ed è proprio quella frase di Allegri, quel "pensa alla squadra che stai facendo un gran lavoro" che riassume non solo la partita di Mandzukic contro il Barcellona, ma il giocatore stesso. Anche da attaccante puro, Mandzukic è sempre stato il primo difensore della Juventus, uomo d'appoggio più che da mandare in gol e infatti le 23 reti di Dybala la scorsa stagione non sono un caso. E' stato lo stesso Allegri, dopo averlo voluto nel 2015, a convincere Mandzukic a rimanere alla Juventus la scorsa estate anche dopo l'arrivo di Higuain. Il tecnico non solo ha convinto l'ex Bayern ma è riuscito anche a motivarlo, specialmente ad inizio stagione. Allegri è stato di parola: Mandzukic ha trovato spazio, nonostante il Pipita. Il croato è il quarto giocatore della Juventus con più minuti giocati, doveva essere la riserva di Higuain e invece Mandzukic si è ritrovato ad essere uno dei pochi insostituibili nella rosa della Juventus,

@lorebetto