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Tra le note stonate del match di Udinese c'è certamente il cartellino rosso rifilato a Mario Mandzukic che, tra l'altro, è anche uno dei pochi episodi ad essere stato giudicato correttamente dall'arbitro Doveri che nonostante il potenziale aiuto del VAR non ha avuto una delle sue migliori serate. Il fallo di Adnan sul croato è stato palese, solare, anche senza l'aiuto della moviola in campo tanto che il direttore di gara di Roma ha addirittura concesso rimessa da fondo per l'Udinese. Se il terzino dei friulani non tocca la palla, dunque, è lampante che tocchi la gamba dell'attaccante croato. A prescindere dall'episodio, tuttavia, la reazione di Mandzukic è stata sbagliata, esagerata e plateale, così tanto plateale da meritare il secondo cartellino giallo nel tempo di un amen. Tutto giusto, come detto. Quello che non è giusto, però, è il comportamento dell'attaccante croato, così vistoso e così ingenuo da sembrare quasi un novellino.

NON MATURO - La carta d'identità dice invece che Mandzukic di anni ne ha 31 mentre il curriculum dice che le squadre in cui a giocato, oltre la Juve, sono (tra le altre) Wolfsburg, Bayern Monaco ed Atletico Madrid posti dove la disciplina viene prima della tecnica e della tattica, proprio come succede alla Juve. La reazione di Mandzukic ha preso tutti alla sprovvista, perché nessuno si immaginava un clamoroso scivolone da uno dei leader e trascinatori di questa squadra. Un errore che fa sembrare Mandzukic quello che non è, ovvero un calciatore 'non maturo', proprio la stessa espressione utilizzata da Marotta pochi giorni fa per descrivere Federico Bernardeschi. L'ex Fiorentina ancora non gioca con regolarità perché a 24 anni è ancora considerato non pronto sia dallo staff tecnico che da quello dirigenziale della Vecchia Signora. Siamo in molti a nutrire dubbi su questa definizione ma quel che è certo è che oggi Mandzukic è stato certamente più immaturo di quanto avrebbe mai potuto esserlo l'ex viola.