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Uno sguardo al passato, un ritorno al futuro. No, stavolta non serve la DeLorean, ma basta una maglia rossoblù: tre anni fa quella del Genoa, oggi quella del Crotone. Rolando Mandragora ha ripreso in mano le redini della propria carriera, ricominciando in una cavalcata che già nelle giovanili del Grifone si preannunciava ricca di soddisfazioni. Ad applaudire dietro le quinte c’è la Juventus, con quel Max Allegri che si innamorò calcisticamente di lui nel 2014 e che la scorsa estate ha deciso di puntare ancora su di lui.

LA RINASCITA - In questo deciso inizio di stagione del Crotone c’è molto, moltissimo della rinascita di Mandragora (due vittorie consecutive, contro Fiorentina e Bologna, e +6 sulla zona retrocessione). La novità dei gol, certo, ma soprattutto quello straordinario lavoro oscuro che aveva trovato l’apprezzamento di Gian Piero Gasperini, il primo a lanciarlo nel calcio dei grandi (proprio contro la Juve, nel match vinto a Marassi nell’ottobre 2014). Il ruolo è ancora quello, da perno qualitativo e quantitativo del centrocampo. In una posizione diversa l’ha visto invece a più riprese Allegri, riprendendo la svolta sperimentata da Oddo nel Pescara: Mandragora come perfetto vice-Bonucci e - a maggior ragione dopo il trasferimento di Leonardo al Milan - come possibile erede del numero 19, da regista aggiunto nella retroguardia. Peccato per quell’infortunio al piede (frattura del metatarso e conseguente calvario) che ha rallentato l’esplosione del classe ’97 in maglia bianconera: appena 4 minuti collezionati in prima squadra nella scorsa stagione. Poi è arrivata però la crescita estiva, con le belle prestazioni in Under 20 e Under 21: segnali forti, colti ancora una volta da Allegri. Il tecnico livornese ha trattenuto Mandragora il più possibile nella scorsa finestra di mercato, portandolo con sé nella tournée statunitense e progettando, insieme alla dirigenza juventina, un piano ad hoc per lui.

BASTA UNA CHIAMATA - Sembrava essere il Genoa la piazza ideale per ripartire: invece il ritorno di Mandragora a Marassi è stato bloccato proprio dalla Juventus, fortemente intenzionata a mantenere la possibilità di richiamare - se necessario - il giocatore a Torino durante il mercato invernale. Un altro segnale di quanto la Juve punti sul ragazzo nato a Napoli, fin dal momento in cui gli fece firmare due stagioni fa il primo contratto bianconero e la scorsa estate un rinnovo fino al 2021. L’accordo è stato raggiunto quindi con i rossoblù calabresi, il Crotone, che ha superato in accelerata il Grifone: la formula è sempre quella del prestito oneroso stagionale, ma i campioni d’Italia guardano con interesse alla prospettiva di riabbracciare il giocatore già a gennaio. Soltanto una suggestione per il momento, ma l’opzione esiste. Diverso è ovviamente il discorso tattico, con la mediana bianconera che al momento offre diverse alternative e con quella difesa che al contrario ha mostrato le prime vere crepe da 6 anni. Il ritorno al futuro è stato ormai completato: Mandragora splendido mediano (2.7 contrasti e 3.5 passaggi intercettati a partita) e non più centrale adattato. C’è spazio per lui alla Juve? A gennaio, basterebbe una chiamata…


@mcarapex