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La Juventus ha deciso di gestire direttamente la commercializzazione dei propri prodotti già da un paio di stagioni fa, rinunciando ad Adidas e al suo guadagno assicurato. Un rischio calcolato, che sta portando grandi giovamenti nelle casse della società bianconera. Un ulteriore incremento del 41,5% per la scorsa stagione rispetto a quella precedente e una crescita che sembra ancora essere agli inizi rispetto ai colossi del calcio europeo. Intanto, i dati sulle maglie più vendute in questo inizio di annata danno un quadro generale su chi siano i grandi idoli dei tifosi. Non senza sorprese...

GUADAGNI SPAZIALI - Adidas aveva promesso al presidente Andrea Agnelli, come riportato dall'edizione odierna di Tuttosport, un fatturato garantito di almeno 6 milioni di euro, ma i bianconeri non si sono accontentati, come proprio della società. Il fatturato legato al merchandising e affini è lievitato a 13,5 milioni nel 2015/16, pari a un incremento addirittura del 125%, e nuovamente a 19,1 milioni di euro (+41,5%) in quello chiuso lo scorso giugno, che verrà approvato la prossima settimana. Pur analizzando anche la questione costi, raddoppiati da 4,3 a 8,3 milioni di euro, la Juventus ha guadagnato diversi milioni al netto. Il nuovo megastore a fianco allo Stadium è soltanto l'ultimo passo in questa direzione, in attesa di costruirne di simili anche all'estero, ma soprattutto di implementare la vendita di prodotti via Internet, come insegna il Manchester United ad esempio, che vende metà del proprio merchandising lontano dai negozi dedicati. E, proprio per questo, è in cima ai ricavi dalle vendite di merchandising con ben 118 milioni di euro guadagnati, quasi sei volte quelli dei bianconeri.

I PIU' AMATI - Sono tre i punti vendite Juventus Store aperti in Italia, di cui due a Torino e uno a Milano, capace di raccogliere circa 170.000 ingressi in un anno. In tutto fanno 16.000 maglie vendute per la Vecchia Signora, che ringrazia ancora una volta i propri senatori, saldamente tra i primi cinque. Paulo Dybala, complice anche lo storico passaggio dalla maglia numero 21 alla maglia numero 10, resta in testa alla classifica e ai tifosi bianconeri proprio non sembra dispiacere il numero di Alessandro Del Piero sulle sue spalle. Il capitano, Gianluigi Buffon, si prende il posto alle sue spalle, segno che, in questa che potrebbe essere la sua ultima stagione in carriera, resta una bandiera insostituibile per i supporter. Poi Gonzalo Higuain, l'attaccante per eccellenza di questa Juventus. Alle sue spalle Claudio Marchisio, capace di restare nei cuori dei tifosi nonostante gli infortuni e quei dubbi sul suo futuro a Torino, e Mario Mandzukic, il guerriero croato che si è preso di diritto un posto tra i più amati dopo aver dato il massimo ogni volta che è stato chiamato in causa con questa maglia. E i nuovi acquisti? Ben lontani dai cinque di testa, sia per quanto riguarda Douglas Costa che per Federico Bernardeschi. A dimostrazione che la Juventus resta legata alle proprie bandiere e, prima di accoglierne altre nel novero, attende prima un riscontro sul campo.