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La sfida tra la Juventus, che vuole a tutti i costi conquistare il settimo scudetto consecutivo, e il Napoli, alla spasmodica ricerca del tricolore per interrompere la striscia bianconera, in questa stagione si è ben presto trasformata in un incontro-scontro tra i due modi opposti di vedere e vivere il calcio di Massimiliano Allegri e Maurizio Sarri. Non soltanto per questioni di campo, per quanto ovviamente fondamentali da analizzare, ma anche per atteggiamenti agli antipodi al di fuori del terreno di gioco. La calma e la pacatezza di Allegri contro il furore agonistico, certe volte anche sopra le righe, di Sarri. A questi si sono accompagnati i commenti sul bel gioco partenopeo, presunta opposizione alla volontà di vincere "a tutti i costi" di stampo bianconero.

CHI VINCERA'? - Dopo la pesante sconfitta contro la Roma e il pareggio in casa dell'Inter, il Napoli è ripartito contro il Genoa e ha sfruttato il passo falso della Vecchia Signora contro la Spal. Difficile identificare un vero e proprio favorito, con appena due punti di margine e un finale di stagione tanto intenso ancora da vivere, ma è senz'altro interessante approfondire l'analisi sullo stato di forma con cui si presentano all'appello Juventus e Napoli. Allegri deve far fronte a una media di infortuni al di sopra di quella europea, con ben 41 stop in stagione, ma con una rosa più ampia e sfruttata notevolmente meglio rispetto al rivale, con il solo Gonzalo Higuain oltre il muro dei 3.000 minuti in stagione, seguito da Miralem Pjanic, Giorgio Chiellini e Alex Sandro, unici sopra i 2.500 minuti. Sarri al contrario, ha a dir poco logorato i propri titolari: in sei oltre i 3.000 minuti, dieci su undici oltre quota 2.500.

Il confronto, ruolo per ruolo, tra Juventus e Napoli, nella nostra gallery dedicata (dati da Premium Sport).