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Parlare a posteriori è sempre più semplice che fare scelte a carte coperte ma è chiaro a tutti come il 4-2-4 scelto da Ventura al Bernabeu sia stato una delle cause della debacle azzurra in terra spagnola. Anche la stiracchiata vittoria contro Israele ha confermato che la formazione iper-offensiva del tecnico azzurro non sia forse la più adatta alle qualità dei suoi interpreti che con Verratti e De Rossi regalano il centrocampo alle avversarie mandano in difficoltà tutti gli altri reparti. Nelle ultime ore, poi, si è parlato di un Ventura fortemente condizionato dal ko di Chiellini. Ci fosse stato il difensore bianconero, si dice, il CT avrebbe giocato a tre contro la Spagna ma l’infortunio di Chiellini e la scarsa fiducia in Rugani avrebbero convinto Ventura ad optare per il 4-2-4 dando di fatto l’Italia in pasto alle Furie Rosse. Com’è possibile, però, che il CT azzurro non abbia dato fiducia a Rugani proprio nel momento in cui la Juve ha deciso di lanciarlo tra i titolari proponendolo, di fatto, come erede naturale di Bonucci?

Sebbene Allegri non lo abbia schierato contro la Lazio in supercoppa italiana, Rugani è sceso in campo per 90’ sia contro il Cagliari che contro il Genoa e lo stesso farà – con ogni probabilità – sabato contro il Chievo a causa del ko di Chiellini e del forfait di Barzagli. Dopo i due anni di stage alle spalle della BBC, Rugani è finalmente pronto per diventare protagonista in bianconero ed in azzurro. Il pubblico dello Stadium lo ha già eletto come erede di Bonucci, Allegri ha fatto praticamente lo stesso proponendolo sempre in campo dopo il ko contro la Lazio.

Al netto dell’errore contro il Genoa (il fallo che ha causato il rigore su Galabinov), Rugani ha dimostrato di poter rappresentare il futuro della Juventus dopo la partenza di Bonucci. Allegri non ha dubbi a riguardo: “Questo dovrà essere il suo anno”, sentenziò Max alla vigilia dell’esordio in campionato contro il Cagliari e alle parole sono seguiti i fatti. Ventura, tuttavia, ancora non si fida dello juventino tanto da avergli preferito Barzagli in due partite su due. Contro il non temibile Israele Ventura ha addirittura optato per Astori che con la sua Fiorentina non ha certo avuto un avvio di stagione migliore di quello di Rugani che di ‘errori’, se così vogliamo chiamare il fallo su Galabinov, ne ha commessi soltanto uno in due partite.

Il fatto di giocare vicino a Barzagli e Bonucci, poi, avrebbe certamente agevolato il difensore bianconero al Bernabeu. Sebbene Bonucci se ne sia andato, infatti, Rugani è cresciuto vicino al nuovo capitano del Milan e per questo, assieme ad un centrocampo più robusto, sarebbe stato in grado di chiudere in maniera più efficace gli inserimenti di Isco e Asensio che invece hanno dilaniato gli azzurri al Bernabeu. La pausa per le nazionali restituisce così alla Juve un Rugani fresco perché considerato non pronto da Ventura (ma allora cosa l’ha convocato a fare?) mentre Allegri è convinto che questa sia la stagione nella quale l’ex Empoli esploderà definitivamente. Allenatore bianconero da una parte e CT azzurro dall’altra, quel che è che certo è che un’Italia con Rugani in campo contro Spagna e Israele non avrebbe fatto certamente peggio di quelle viste al Bernabeu e a Reggio Emilia.
 
@lorebetto