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Quando è arrivato alla Juventus Carlos Tevez si è preso la 10: un’eredità che pesava tanto, forse troppo. Troppo sì, ma non per lui: l’argentino ha risposto sul campo a tutti quelli che avevano storto il naso per il suo acquisto e soprattutto per il numero sulle spalle. L’Apache si è messo la maglietta col 10 e non si è più fermato, erano anni che non si vedeva in campo per la Juventus un attaccante tanto forte: durante la partita la tifoseria bianconera stava tranquilla a godersi lo spettacolo, tanto c’era Carlitos pronto ad illuminare.
 Tevez è stato due anni a Torino, ma ha scavato un solco enorme nel cuore dei tifosi della Juve. Nel corso delle sue due stagioni all’ombra della Mole ha totalizzato 96 presenze e 50 gol. Nel corso del secondo anno alla Juve, sotto la gestione di Allegri, esplode l’Apache formato Champions: 7 gol che portano la Juve a Berlino, memorabile il siluro al Westfalenstadion a Dortmund o il rigore in semifinale contro il Real Madrid. Un giocatore strabiliante, tecnico, veloce e esplosivo, un vero top player.