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Paolo De Ceglie ha vissuto la propria infanzia, adolescenza e maturità all'insegna dei colori bianconeri. Prelevato dalla Juve giovanissimo (10 anni appena), il terzino esordisce in Serie B nel 2006 con Didier Deschamps in panchina: è l'anno dell'immediata promozione, dopo la quale Paolo è ceduto in compartecipazione al Siena. Trascorrerà in Toscana una sola stagione, prima di tornare all'ovile. 

LUNGA ATTESA - E' l'inizio di un periodo difficile per i bianconeri e per De Ceglie, che trova il suo apice negativo nella frattura della rotula rimediata il 31 ottobre del 2010 a San Siro, durante un match contro il Milan. Dopo tre stagioni deludenti Paolo sembra destinato a non assaporare la gioia di un titolo in maglia bianconera, quella sensazione provata più e più volte con la formazione Primavera (spicca in proposito il torneo di Viareggio conquistato nel 2005 e il campionato del 2006). Ma è solo questione di attesa: nel 2011 l'ex capitano Antonio Conte torna a Torino per guidare la Vecchia Signora all'agognato trionfo. De Ceglie, recuperato appieno dall'infortunio, si appropria della fascia sinistra, trasformandosi in un'arma fondamentale a disposizione del tecnico (21 presenze e 1 gol). A fine stagione risulterà uno dei protagonisti di uno scudetto indimenticabile. La sua carriera proseguirà poi con i prestiti a Genoa, Parma e Olympique Marsiglia, esperienze poco illuminanti a cui è seguito sempre il ritorno a Torino: dopotutto, al cuor bianconero non si comanda.