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Quando Milos Krasic firmò per la Juventus nell'estate del 2010 le aspettative su di lui erano davvero grandi e, almeno inizialmente, il centrocampista serbo dimostrò di valere i 15 milioni investiti per acquistarlo dallo CSKA Mosca. Nei primi mesi in bianconero Krasic era letteralmente imprendibile tant'è che il suo passo svelto sulla fascia e quel capello biondo al vento avevano fatto addirittura pensare che la Juventus avesse acquistato l'erede di Nedved. Già verso la fine del 2010, però, Krasic inizia a perdere il guizzo che lo aveva contraddistinto nelle prime partite dell'anno finendo la stagione in maniera pessima, così come il resto dei suoi compagni che terminarono il campionato sotto la guida di Delneri in settima posizione. L'arrivo di Conte nell'estate del 2011 poteva rappresentare il rilancio del giocatore vista l'importanza degli esterni nel gioco del tecnico leccese. Krasic, però, finisce nel dimenticatoio giocando soltanto sette spezzoni di partita in Serie A e due in Coppa Italia. Al termine dell'anno arriva lo scudetto vinto non da protagonista e dopo 50 presenze e 10 gol viene ceduto Fenerbache lasciando la certezza che l'unica cosa che lo accumunava alla 'Furia ceca' era il taglio di capelli.