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Marcelo Estigarribia nasce a Fernando de la Mora, in Paraguay, il 21 settembre del 1987. Centrocampista di corsa e qualità, El Chelo (ossia il violoncello, com'è da sempre soprannominato) trascorre una prima parte di carriera tra Sport Colombia, Cerro Porteño, Le Mans e Newell's Old Boys. Poi la grande occasione, nel 2011: la chiamata da parte della Juventus di Antonio Conte, obbligata a rialzarsi dopo due settimi posti consecutivi in campionato.

MERAVIGLIOSO SCUDETTO - Estigarribia viene utilizzato raramente dal nuovo tecnico bianconero, ma nelle rare volte in cui è chiamato in causa, il suo apporto risulta decisivo. Come contro il Napoli al San Paolo, quando dà il via alla rimonta della Juve con il gol del parziale 2-3 (Pepe troverà poi il pareggio pochi minuti più tardi). O come contro l'Udinese, in una partita difficilissima giocata in uno Juventus Stadium innevato: lo splendido cross di Marcelo dalla sinistra provoca il primo gol dei padroni di casa, con Alessandro Matri svelto a ribadire in rete il pallone dopo il colpo di testa di Fabio Quagliarella. Pochi lampi che finiscono per illuminare la cavalcata della Vecchia Signora verso l'attesissimo scudetto.

RAPIDO ADDIO - Sarà la prima e l'ultima stagione a Torino per Estigarribia, che proseguirà la sua avventura italiana prima alla Sampdoria, poi al Chievo e infine all'Atalanta, prima di tornare definitivamente al Cerro Porteño. Una meteora? Forse, ma ce ne fossero di così fondamentali.