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Protagonista dell’emozionante cavalcata verso la Serie A del Cesena nella stagione 1980-81, Massimo Bonini venne ingaggiato dalla Juventus l’estate successiva: a 21 anni arrivò per lui l’esordio nel massimo campionato, agli ordini di Giovanni Trapattoni. Centrocampista dalla straordinaria corsa e grinta, le sue prestazioni in bianconero fecero guadagnare a Bonini il soprannome di Maratoneta. Il suo apporto nella Vecchia Signora fu decisivo soprattutto ai fini della valorizzazione del genio di Michel Platini. E’ noto l’aneddoto secondo cui, di fronte alla critica da parte di Gianni Agnelli nei confronti del suo vizio di fumare all’intervallo, Le Roi rispose: "Avvocato, l’importante è che non fumi Bonini, è lui quello che deve correre". Nelle sue otto stagioni alla Juve, correndo sempre spedito con la chioma bionda al vento, Bonini vinse praticamente tutto: tre scudetti, una Coppa Italia, una Coppa delle Coppe, una Coppa dei Campioni, una Supercoppa UEFA e una Coppa Intercontinentale. In totale 296 presenze tra tutte le competizioni e 6 gol, dei quali l'ultimo proprio il 23 novembre, anno 1986. La Juventus superò per 2-0 l'Atalanta grazie alla sua rete al minuto 7, cui seguì quella di Aldo Serena nel finale.