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Nel corso della rubrica "Regoliamoci", curata su Sky da Lorenzo Fontani, è stato spiegato perché - protocollo alla mano - non sarebbe stato possibile utilizzare il Var nel caso del rigore contestato assegnato al Real Madrid contro la Juventus. 

NON VAR - "Non è un rigore da Var. Secondo il protocollo - spiega Fontani - il Var interviene per correggere errori chiari e in questa situazione, rigore concesso o meno, non c'è un errore chiaro. L'unica possibilità di intervento del Var ci sarebbe stata se il direttore di gara avesse comunicato al Var di non aver visto nulla, o avesse dato una descrizione errata dell'accaduto. In questi casi siamo in presenza di una svista e il Var interviene. Se l’arbitro prende una decisione senza dire nulla in una situazione come questa, un Var non prende mai l’iniziativa di intervenire per correggerlo".

FALLO O NO? - "Il regolamento del calcio sui falli chiede all’arbitro di interpretare le situazioni e le interpretazioni vanno fatte sulla conoscenza del regolamento - si legge ancora nel report di Sky -. Ci domandiamo se ci sia stato da parte di Benatia un atteggiamento negligente. Il regolamento specifica cosa significa negligente, cioè quando il calciatore mostra una mancanza di attenzione o considerazione nell’effettuare un contrasto o che agisce senza precauzione. Il pallone non viene nominato perché toccarlo non vuol dire automaticamente essere innocenti. Ovviamente, se il difensore della Juventus lo avesse colpito facendogli cambiare direzione, l’intervento sarebbe stato considerato non negligente. Dunque, se un giocatore compie un intervento difensivo efficace, togliendo il pallone all’avversario, il rigore non va assegnato. Se invece interviene senza togliere il pallone, lasciandolo lì e procurando un danno, allora il rigore va concesso".