commenta

La giornata di ieri sarà ricordata come quella della leggenda. Il 3 a 0 sul Crotone ha portato la Juventus alla conquista del sesto leggendario scudetto consecutivo. La terza rete, messa a segno da Alex Sandro, è stata convalidata dal direttore di gara Mazzoleni grazie all'utilizzo della 'Goal Line Technology', aiuto fondamentale per i fischietti ed i propri collaboratori, a cui tutti gli appassionati di calcio si sono subito abituati perché la suddetta tecnologia aiuta a spegnere sul nascere tutte le polemiche. In pochi secondi l'arbitro è in grado di sapere se la palla ha interamente varcato la linea di porta oppure no: basta uno sguardo all'orologio e il gioco è fatto. Discorso a parte merita la VAR, la moviola in campo. Anche questa dovrebbe nascere per aiutare gli arbitri ma la realtà, purtroppo, è un'altra.

DECISIONE SBAGLIATA - Lo sanno bene Rolando Mandragora ed i suoi compagni di squadra tra cui Orsolini e Favilli, prossimi a diventare bianconeri. I tre fanno parte della selezione dell'Italia Under 20 allenata da Evani  che ieri ha giocato il match inaugurale dei mondiali di categoria in Corea del Sud. Ebbene, la moviola che avrebbe dovuto mettere a tacere ogni discussione, alla fine, ha creato ancor più confusione. A metà del primo tempo il direttore di gara Walter Lopez non si accorge di un presunto fallo dell'azzurro Scalera sull'attaccante dell'Uruguay Ardaiz che calcia a due passi dalla porta trovando però i guantoni di Zaccagno. L'Italia riparte subito ma quando la palla è già all'altezza del centrocampo il direttore di gara fischia due volte, prende la palla in mano e si avvicina al dischetto indicandolo: è calcio di rigore per l'Uruguay. Guardando il replay (sotto) appare però evidente come il rigore sia - quantomeno - dubbio. Neanche l'attaccante dell'Uruguay, infatti, aveva protestato per l'intervento del difensore della nazionale azzurra ma i giudici di fronte alla tv che devono decretare il calcio di rigore non hanno avuto nessun dubbio.

SBAGLIA DUE VOLTE - Il presidente dell'AIA Nicchi ha già anticipato che dalla prossima stagione la VAR verrà utilizzata in Serie A. Se la decisione fosse confermata si prevedono ancora più polemiche perché il fatto di rivedere un contatto al replay non dà l'automatica certezza di prendere la decisione giusta. Un presunto fallo non è una situazione oggettiva come può esserlo un gol-non-gol. Anche se il rigore assegnato all'Uruguay è stato parato dall'ottimo Zaccagno, la VAR ha penalizzato gli azzurrini, per non parlare delle modalità con cui è entrata in azione, ovvero bloccando una ripartenza dell'Italia nella metà campo avversaria quando erano ormai passati diversi secondi dal contatto. Guardando la decisione dell'arbitro in diretta, l'impressione è stata quella di assistere ad uno sport che non fosse calcio. I contatti, gli scontri di gioco, i rigori non dati e quelli regalati faranno sempre discutere, a prescindere dalla moviola. Non solo, come appare chiaro da questo esempio la moviola in campo non aiuta gli arbitri, anzi, a volte li fa sbagliare due volte. Se poi, oltre a non aiutare, la moviola snatura anche il gioco più bello del mondo, allora è molto meglio farne subito a meno.