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Chi segue la Primavera ricorderà il sorprendente impatto di Nicolò Pozzebon con il mondo bianconero. A inizio stagione, si rivelò autentico trascinatore e mentre tutti aspettavano Vadalà lui, in coppia con Favilli, incantava. Tra i due sembrava proprio Pozzebon quello destinato a fare cose migliori, invece, mentre Favilli ha continuato a crescere e migliorarsi, per Pozzebon da metà stagione in poi le gioie si possono contare sulle dita di una mano. Perso il posto da titolare, persa la capacità di trovare la via del gol e incidere sulle partite.

Era l'inizio di un declino che sembra non avere fine: prestito al Groningen e rispedito in Italia a gennaio perché 'non pronto per il calcio professionistico', girato al Piacenza, appena 9 minuti collezionati. E ora? Ha rifiutato le proposte in arrivo dall'estero (dal Belgio in particolare) e ha chiesto di restare in Italia. Dove, al meglio, lo accoglierà la Serie D. Per adesso ha bussato solo il Treviso: piazza di grande fascino, ma è Promozione. Cosa deciderà Nicolò?