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In Spagna sono obbligatorie ma in Italia sono state scoperte soltanto negli ultimi anni. Le clausole rescissorie possono essere un'arma a doppio taglio per club e giocatori ma sempre più società stanno scegliendo di utilizzarle nei contratti dei propri tesserati. La Juventus ne ha approfittato nell'estate del 2016 quando è riuscita a portare a Torino sia Pjanic che Higuain pagando clausole rispettivamente da 30 e 90 milioni di euro. I bianconeri, però, non utilizzano nessun tipo di clausola per i rinnovi dei propri calciatori, perché?

IL MOTIVO - Come spiegato da Beppe Marotta in più di un'occasione, il club bianconero crede che le clausole rescissorie mettano i grandi club in una posizione di difficoltà perché il valore del calciatore viene stabilito al momento della firma del rinnovo e non nel momento in cui un altro club è effettivamente interessato al calciatore. L'esempio di Pogba calza a pennello per spiegare il pensiero dei bianconeri. Quando il francese firmò il rinnovo di contratto nel 2014 il suo valore era di 60/70 milioni di euro. Un anno dopo lo United ha bussato alla porta della Juve mettendo sul piatto oltre 100 milioni. La cessione del francese è stata la conferma che i bianconeri stanno procedendo con il giusto modus operandi. Da Dybala ad Alex Sandro sono tanti i calciatori bianconeri in vetrina in vista della prossima estate ma se dovessero andare via da Torino lo faranno solo dopo l'ok della Juve e non in seguito al pagamento di una clausola.