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Per una Juventus che si prepara - parola dell’amministratore delegato Beppe Marotta - ad un “processo evolutivo”, la prossima finestra di mercato segnerà una svolta non solo dal punto di vista degli innesti, ma anche e soprattutto degli addii. Sono infatti molti i pezzi da novanta pronti a lasciare il club bianconero. E i riflettori, d’altra parte, sono puntati sui profili svincolati, quelli che non porteranno alla Juve alcuna entrata economica dal punto di vista del prezzo del cartellino. Ciò non significa però che da tali partenze non derivino sostanziali benefici per le casse dei campioni d’Italia.

OCCHIO AGLI STIPENDI - 
Tutto ruota attorno allo stipendio del singolo professionista, elemento troppe volte sottovalutato nelle valutazioni dei “colpi” di mercato da parte di una società. Basti pensare che la crescita della Juve in Italia ed Europa, che ha permesso alla società di attrarre sempre più giocatori di livello internazionale, ha fatto lievitare proporzionalmente il monte ingaggi (nella stagione 2017-18 l’aumento è stato addirittura del 16% rispetto a quella precedente). Allo stesso modo, i rinnovi contrattuali - da ultimo, quello che ha proiettato Paulo Dybala tra i “Paperoni” bianconeri - finiscono per influire sul bilancio non meno che gli acquisti di grandi nomi. Così, un risparmio sullo stipendio di un calciatore, seppure non unito ad una cessione a titolo oneroso, va a formare un tesoretto da non sottovalutare ai fini della prossima campagna acquisti (che però, non dimentichiamo, inevitabilmente andrà ad aggiungere nuovi ingaggi da top club).

BUFFON E GLI ALTRI - Si comincia da un caso limite, quello di Gigi Buffon. La decisione del capitano è già stata presa e ribadita nell’amaro postpartita di Madrid: a fine stagione il portierone dirà addio al calcio giocato. Con lui la Juve non saluterà soltanto il leader che per diciassette anni ha difeso i pali bianconeri, ma anche un ingaggio che lo pone sempre nella Top 5 dei più pagati dello spogliatoio. Hanno uno stipendio più basso di Buffon Stephan Lichtsteiner e Kwadwo Asamoah, che come l’estremo difensore vedranno però scadere i rispettivi contratti a giugno. Situazioni diverse quelle di Mario Mandzukic e Claudio Marchisio, legati alla Juve rispettivamente fino al 2019 e fino al 2020: se il futuro del nazionale croato è tutt’ora in dubbio tra offerte cinesi e mosse bianconere in attacco, il Principino sembra pronto a proseguire la propria carriera in MLS. Dalle loro cessioni il club campione d’Italia potrà ricavare qualcosa anche in termini di cartellino, ma ancora più notevole sarà il risparmio di due ingaggi di assoluto livello in Serie A. Chiude la lista Alex Sandro, ancora sotto gli occhi di diversi club dopo il corteggiamento del Chelsea risalente alla scorsa stagione. L’eventuale trasferimento del brasiliano di fronte ad un’offerta superiore ai 50 milioni di euro garantirebbe in primis alla Juve una rilevante plusvalenza: ma, ancora una volta, è impossibile ignorare gli oltre 5 milioni lordi che figurano alla voce “stipendio” dell’ex Porto.

In gallery, profilo per profilo, gli ingaggi dei futuri partenti (dati in milioni di euro): la Juve nel 2018-19 risparmierà oltre 35 milioni lordi!

@mcarapex