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Non ricordategli che il Bayern Monaco è “vecchio”: Jupp Heynckes, tornato come una presenza salvifica dopo l’esonero di Carlo Ancelotti sulla panchina bavarese, mette le cose in chiaro e cita - a fondamento della propria teoria - la Juventus. “Hanno giocato due finali di Champions League con i trentenni”, ha ribadito il tecnico alla vigilia della gara contro il Friburgo, confermando la stima nei confronti di una squadra che ha raggiunto risultati straordinari nonostante quanto accaduto a Berlino e a Cardiff.

VECCHIETTI DI SUCCESSO - Vincere con gli over 30, si può: in fondo, una squadra non è mai stata danneggiata dalla “troppa esperienza” (piuttosto vale il discorso contrario). E’ però vero che, come il Bayern Monaco con i vari Robben e Ribery, anche la Juventus deve fare i conti con un certo e inevitabile logorio delle proprie colonne. Fulcri tecnici e caratteriali pronti a rinnovare ulteriormente il proprio contratto, come Giorgio Chiellini, o semplicemente arrivati all’ultima importante stagione della carriera, come Gigi Buffon. Ci sono poi quelli in dubbio, come Andrea Barzagli e Stephan Lichtsteiner, che all’orizzonte vedono un possibile addio (o arrivederci, magari con un altro ruolo) ai colori bianconeri. Nonostante la partenza di Leonardo Bonucci (30 anni) e Dani Alves (34), l’età media della Juve si attesta fra le più alte della Serie A: 27.4.

TEMPO SCADUTO - Se è vero ciò che Heynckes ha evidenziato a proposito della continuità della Juve a livello italiano ed europeo, è necessario allora chiarire due argomenti. Il primo, banale, è che le vittorie del passato non rendono scontate quelle del presente: anche quest’anno i bianconeri dovranno sudare per confermare il proprio dominio nazionale e per superare ancora le aspettative di un’Europa che ha visto affermarsi nuovi outsider. Il secondo è che, terminata la stagione 2017-18, la rosa di Allegri si troverà priva di alcune certezze: oltre ai campioni esascudettati come Chiellini e Marchisio - i più sicuri di rimanere a Torino - anche titolari aggiunti come Matuidi e Benatia hanno raggiunto la soglia dei 30. La sensazione, insomma, è che il fiammifero si stia consumando in fretta e che - per proseguire nella propria vittoriosa routine - la Juve dovrà mettere a segno nuovi colpi sull’onda di Rodrigo Bentancur, fra gli Under 21 più interessanti a livello internazionale.

@mcarapex