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Quarta sconfitta in trasferta per la Juventus, quindicesima e sedicesima rete subita in campionato: adesso i numeri cominciano a farsi preoccupanti. La Fiorentina vince meritatamente la "partita dell'anno", come l'aveva definita Bonucci mettendosi nei panni dei giocatori viola. Peccato che la veste bianconera non sia stata altrettanto splendente.

ATTACCO SPUNTATO - Gli uomini di Sousa attivano da subito un pressing furente in fase di non possesso, una strategia soffocante che finisce per ridurre al minimo le occasioni per la Juve. Sì, c'è un tiro al volo impossibile di Alex Sandro prima dell'intervallo, c'è il solito Higuain che sfrutta forse l'unica chiara palla-gol a sua disposizione in novanta minuti. Per il resto, l'inconsistenza offensiva dei bianconeri meriterebbe uno studio approfondito. Il simbolo, per una volta negativo, è Paulo Dybala: la Joya non riesce per tutto il match a cucire la manovra fra centrocampo e attacco, ma quando pure l'amato piede sinistro lo tradisce davanti a Tatarusanu le tenebre scendono fitte sulla notte bianconera.

INDIFENDIBILI - Non che in difesa la situazione sia meno allarmante. E' forse la prima serata in cui la famigerata BBC viene schiaffeggiata con così tanta violenza. Kalinic si fa beffe di Chiellini e Bonucci, persino Barzagli mostra le prime crepe, spaesato com'è davanti alle continue offensive degli attaccanti viola. Sugli esterni, Chiesa e Olivera riescono a far impallidire due campioni come Alex Sandro e Cuadrado. Ma è ovviamente il tecnico il primo a finire sul banco degli imputati: se in Supercoppa la squadra (come dichiarato dallo stesso Allegri) aveva staccato la spina dopo mezz'ora, stavolta lo scenario è più drastico. 

Non certo per la classifica (la Roma seconda è comunque a -1 con una partita in più, il Napoli addirittura a -4), ma per mentalità e atteggiamento mostrati la sconfitta di stasera è, se possibile, un allarme ancora più fragoroso della trasferta di Marassi. 

@mcarapex