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Daniele Rugani ha bisogno di conferme. Massimiliano Allegri ha centellinato il suo utilizzo anche in una stagione in cui ci si sarebbe aspettati un grande salto di qualità dall'ex Empoli, che è stato subito idenfiticato come ideale successore di Leonardo Bonucci al suo passaggio al Milan. L'inizio d'annata, però, non è stato all'altezza delle aspettative e il classe '94 ha nuovamente vissuto con frequenza nell'ombra in panchina. Tornato titolare contro l'Udinese, il difensore bianconero ha iniziato la partita nel peggiore dei modi, non esente da colpe nel gol del vantaggio dei friulani con Stipe Perica, poi ha trovato il modo di rialzarsi. Per restare titolare, però, serve quella continuità e cattiveria che Allegri continua a chiedergli da mesi.

AMULETO RUGANI - Con Rugani in campo da titolare, la Juventus ha vinto 27 partite su 28 giocate in Serie A e si augura di migliorare ulteriormente questa statistica questa sera contro la Spal. In particolare, però, non basterà un segno del destino per confermarlo al fianco di Giorgio Chiellini quando il palcoscenico sarà anche più importante di quello che lo attende tra qualche ora all'Allianz Stadium. La rabbia e la grinta del talentuoso difensore sono usciti con forza nel secondo tempo contro l'Udinese, con il gol del 3-2 e l'assist per il successivo poker bianconero ad opera di Sami Khedira. Da lì in avanti non ha più sbagliato nulla, ma una rondine non fa primavera, come dice il proverbio. Se, però, arrivasse un'ulteriore conferma questa sera contro la Spal, allora Rugani difficilmente potrà essere messo in dubbio anche quando si tratterà di big match in Italia o di Champions League. La strada è tracciata, non resta che capire se potrà percorrerla Rugani o se lo dovrà fare qualcun altro.