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Sami Khedira racconta tutto. Il centrocampista della Juventus ha parlato in un'intervista a Sky Sport e Premium Sport, cominciando dalla partita contro il Real Madrid: "Il rigore? Se si considera la situazione, il rigore al 93' non era chiaro: puoi darlo o non darlo. Ma se guardi la partita si vede che l'arbitro non era sicuro al 100%, ha aspettato qualche secondo e poi ha deciso. Dire che non si possa dare quel rigore al 93' non è corretto devi essere sicuro al 100% per darlo, anche nei primi minuti. Invece è come se lui pensasse 'è rigore o no?' e in questo caso non devi darlo. Questo è il motivo per cui siamo arrabbiati: abbiamo lottato 90' e se è una situazione da 50-50 non lo devi dare. E' una decisione difficile da digerire, ma dobbiamo farlo. E' ciò che ha deciso l'arbitro, dobbiamo accettarlo. Non era un rigore così chiaro e per questo a fine partita eravamo tutti arrabbiati. Per questo Buffon, Chiellini e gli altri hanno reagito così ma è normale se vivi il calcio con passione: se non fosse così, sarebbe meglio ritirarsi. Però la stagione non è finita, è in momenti difficili come questo che devi dimostrare di essere una grande squadra, sarà importante il fattore mentale. I primi due giorni soffri, dal terzo devi essere pronto ad andare oltre. Nessuno ha mai vinto sette scudetti o quattro coppe Italia di fila, proviamoci. Il Napoli? E’ forte e non si arrende mai: hanno un grande carattere e grandi giocatori. Il VAR? Se devo essere onesto a inizio stagione non ne ero entusiasta, perché era nuovo e interrompeva il gioco per troppo tempo, ma ora sta migliorando e può aiutare il calcio a essere più giusto".

REAL - "Giocare al Bernabeu e rimontare è quasi impossibile, l'abbiamo fatto per 90 minuti, ma a volte le partite durano di più. A fine gara eravamo tristi e anche oggi è dura, dopo quella partita fantastica, che nessuno si aspettava, in cui abbiamo mostrato di essere una delle migliori squadre d'Europa. Questo è il calcio però e dobbiamo accettarlo e congratularci con il Real, che è una grande squadra. Siamo orgogliosi di quanto fatto, anche se siamo rimasti a mani vuote. Piangerci sopra e cercare scuse non serve, ora dobbiamo guardare avanti e concentrarci sullo scudetto e la Coppa Italia che sono due grandi obiettivi".

SAMP - "È nei momenti difficile che si vede se una squadra è grande ed è composta da grandi giocatori -ribadisce il centrocampista tedesco - Nei primi due giorni si può essere feriti, ma dal terzo si deve guardare avanti e ritrovare la concentrazione, perché la stagione non è finita. Possiamo fare qualcosa di speciale, perché mai nessuno ha vinto sette scudetti e quattro Coppe consecutive Italia. Ora ci aspetta la Sampdoria, contro cui è arrivata l'ultima sconfitta in campionato, e speriamo sia stata anche l'ultima della stagione. Non sarà semplice, perché veniamo da un quarto di finale di Champions molto duro e giochiamo contro un'ottima squadra e poi c'è il Crotone: abbiamo visto già con il Benevento quanto sia difficile giocare contro squadre che combattono per la salvezza. In questo momento queste due partite sono più importanti di quella con il Napoli. Poi certo, quella sarà una grande partita per tutti gli amanti del calcio. Giocheremo a casa nostra, con i nostri tifosi che ci daranno un grande supporto".

EMRE CAN - "Sì, l'ho sentito, però non so quale decisione prenderà per quanto riguarda il suo futuro. Posso dire che sicuramente è un profilo molto interessante, in più è giusto per la Juventus che verrà".