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Moise Kean è il talento più cristallino del vivaio bianconero: giocatore più giovane di sempre a debuttare con la prima squadra della Juve e primo millennials della storia della Champions League. Il ragazzo è al centro di una trattativa che vede coinvolto in prima persona il suo agente Mino Raiola per la stipulazione del suo primo contratto da professionista: la Juventus non vuole perdere Kean nonostante le sirene estere. Da tutta europa arrivano ammiccamenti verso il classe 2000: Arsenal, Ajax e Manchester City farebbero follie per aggiudicarsi il talento di nazionalità italiana. Teoricamente dal 28 dello scorso mese, se i genitori avessero voluto, Moise avrebbe potuto accordarsi con una squadra a piacere: ciò non è avvenuto, ma soprattutto non avverrà neanche tra un anno al compimento del suo diciottesimo compleanno perché l’accordo sul contratto è stato trovato, per la felicità di tutte le parti, soprattutto della Juve, non disposta a dilapidare un patrimonio tecnico ed economico così.

CIFRE E DATE- Un calciatore minorenne non può firmare un contratto professionistico per più di tre stagioni: l’accordo sarà ratificato a luglio del 2017, cosicché il legame non scada prima del 2020, in attesa di un prolungamento del 2018. Sulle cifre del contratto ha avuto la meglio la Juventus: la politica societaria sui giovani è abbastanza ferrea, e, nonostante l’esplosione mediatica di Kean e l’approdo in prima squadra il ragazzo prenderà una cifra tra i 150 ed i 200 mila euro a stagione più premi a stagione. Lo riporta in esclusiva Calciomercato.com.

FUTURO- Alla Juve sarebbe solo secondaria l’idea di tenere Kean a cavallo tra la Primavera e la prima squadra per un’altra stagione: l’intento sarebbe quello di mandarlo in prestito, con il campionato belga ed olandese (Zwolle su tutti) in prima fila e con l’opzione Liga che rimane gradita a Marotta. Kean nel frattempo è pronto a guidare l’U17 in Olanda nella fase Elite di qualificazione all'Europeo di categoria: risolto il piccolo rebus della convocazione, la Juventus aveva trasmesso la convocazione di Kean già sabato perché stava valutando se potesse servire il ragazzo per le sfide con Porto e Sampdoria, anche se il ct Bigica aveva diramato solamente 17 giocatori. Il diciottesimo era proprio Moise Kean, che attendeva il nullaosta da parte della società torinese.