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Percorsi simili, identità differenti. Juventus e Tottenham giocano, si sfidano e si studiano a distanza, con poche ore di scarto e con poco tempo a disposizione prima di incontrarsi. Firenze e Arsenal sono gli ultimi banchi di prova, prima del grande match, come due probanti e infuocati (derby più o meno sentiti) test, in grado di dare segnali e verdetti. 

LA PARTITA - Wembley vede gli Spurs in grande spolvero, ma alla fine è il solo Kane a segnare la distanza, a decidere l'incontro, che si chiude anche con più di qualche brivido... 

SPRECONI - Velocità, qualità e ripartenze, senza nessuna paura di attaccare. Sono queste le qualità che contraddistinguono il Tottenham, una delle squadre più belle in Europa, che nelle sue folate costruisce occasioni su occasioni. Se si accendono i quattro davanti vanno a raffica, spesso e soprattutto ad inizio secondo tempo, proprio come oggi. Cinque occasioni nitide in non più di 10', dopo un primo tempo anonimo, con l'Arsenal inerme ed incapace di reagire. Un punto di forza, ma anche un segnale che nasconde un punto debole: la precisione. Alli fallisce, Son è spuntato, Eriksen è bello, ma non conclude e alla fine ci vuole sempre il solito Harry Kane: un gol a 242cm da terra (circa 60cm di stacco da fermo) per la 101esima marcatura con il Tottenham. Reti e gioco, ma se non ci fosse lui questi Spurs rischierebbero di rimanere un fuoco di paglia...

POCHETTINO L'ITALIANO - Belli e completi, con una vena italiana. Sì, perchè le origini torinesi di Mauricio Pochettino si sono viste, eccome, e si ritrovano spesso nelle sue scelte tattiche: Wanyama per Alli, per difendere l'1-0, per dare un equilibrio al proprio centrocampo, per gestire i ritmi, proprio come farebbe Allegri. Una chiave di lettura a cui fare grande attenzione.

SI BALLA - Come si diceva, una vittoria con il brivido, e non è la prima volta. Dietro si balla, il Tottenham non è solido e il motivo va ricercato principalmente in un nome: Toby Alderweireld. Il 28enne belga forma una coppia perfetta con Vertonghen, ma da tre mesi circa è out per un infortunio alla coscia e così il reparto vacilla, complice un Davinson Sanchez forte, ma con scarsa continuità...

Segnali, forti ed importanti, a tre giorni dalla ​​Champions League. Dettagli che Massimiliano Allegri si sarà senza dubbio appuntato...

Nella nostra gallery, la formazione tipo del Tottenham (4-2-3-1), prossimo avversario della Juventus in Champions League.