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Simona Sodini, attaccante della Juve Women, ha parlato in una lunga intervista ai microfoni di Gianluca Di Marzio: "Tante stagioni diverse. E ognuna di loro mi ha lasciato dentro qualcosa, sia in positivo che in negativo. Credo sia molto importante per una calciatrice saper vivere tutte le situazioni, belle e meno belle, ti fa crescere. Vincere e stare sempre ad alti livelli piace, ma quando ad esempio giochi per la salvezza tante cose cambiano e devi riuscire a tirare fuori anche quello che non hai. E quando non ce l’hai lo inventi. In alcuni momenti della mia carriera ho scelto di sfidare me stessa cogliendo opportunità meno favorevoli, e riuscire a fare goal pesanti mi ha appagato".

THOMAS - "Il mio essere donna si è completato con la realizzazione di una famiglia. Non è semplice, a volte andare a fare allenamento e vedere tuo figlio con le lacrime agli occhi perché non vuole lasciarti andare via è un colpo al cuore. In questo devo ringraziare il mio compagno Rosario Amendola, che cerca in tutti modi di portarlo al campo per averlo vicino e di esserci quando io non ci sono. Essere mamma è la cosa più bella che mi sia capitata. Una gioia che cresce sempre più insieme al mio Thomas. Spero che un giorno possa essere orgogliosi di quello che la mamma ha fatto e continua a fare nel calcio. I primi allenamenti dopo lo stop sono stati tragici. Non è come il ritorno dopo un infortunio di qualsiasi genere, ma si subisce un vero e proprio cambiamento del corpo. È stato difficile, e ho dovuto anche fare una dieta ferrea oltre agli allenamenti di tutti i giorni. Ho sempre creduto di farcela, sono riuscita a perdere 18 chili e a ripartire davvero”.