commenta
Un derby di vertice, un derby tutto da vivere. Così si presenta la sfida tra Juventus e Torino di questa sera all'Allianz Stadium. Nel passato recente, non sono mai state così vicine le due squadre, tanto in classifica quanto come sentori positivi in vista della stracittadina. Mentalmente i granata sentono di potercela fare, di poter tornare a vincere contro la Vecchia Signora, ma gli uomini di Massimiliano Allegri non vogliono assolutamente perdere alcun punto per strada dopo cinque vittorie in altrettante partite giocate. E il gioco delle coppie vede il miglior Paulo Dybala di fronte al miglior Adem Ljajic, almeno per quanto visto finora.

MAI COSI' IN FORMA - Per Dybala e Ljajic c'è un denominatore comune in questo inizio di campionato: uno stato di grazia assoluto, che ha regalato loro il miglior inizio di stagione in carriera, oltre a numeri e giocate che in pochi si sarebbero aspettati, anche di fronte all'estremo talento che entrambi possiedono. La Joya ha incantato la piazza bianconera fin dall'esordio in Supercoppa Italiana e quel 10 sulle spalle sembra averne esaltato ulteriormente l'estro e la capacità di essere decisivo. Un salto di qualità a livello mentale, prima ancora che sul campo. Dove, per altro, ha dimostrato, con 10 gol nelle 7 gare giocate finora, uno ogni 56 minuti, di non avere eguali in Italia e in Europa per quanto visto finora. Il serbo risponde con 3 gol e 5 assist nei 540 minuti trascorsi in campo finora tra campionato e Coppa Italia, che lo portano già ora nei pressi dei 12+11 dell'anno passato, il miglior rendimento di sempre in carriera. 

PUNTI DI RIFERIMENTO - Dybala e Ljajic non soltanto hanno messo in mostra un calcio sopraffino, ma sono anche stati i punti di riferimento offensivi di bianconeri e granata finora. Molto più evidente il caso della Juventus, in cui Gonzalo Higuain è a secco da tre partite e, in generale, non ha iniziato il suo secondo anno a Torino tra i migliori auspici. La Joya ha tappato i buchi e ha spesso salvato la squadra con i suoi gol, riuscendo a cancellare pressoché completamente le mancanze del compagno, in attesa che torni a segnare con regolarità come ha sempre fatto in carriera. Anche Andrea Belotti, che l'anno scorso ha segnato 26 gol in Serie A, non è sembrato in quell'estasiante stato di forma, abbinato a una fame di gol che continua a dimostrare, che lo ha accompagnato nella passata stagione. I tre gol messi a tabellino, comunque, confermano la sua pericolosità, che, se abbinata alla spettacolarità di questo Ljajic, possono spaventare qualunque difesa. 

Una sfida da sogno, dunque, quella tra Dybala e Ljajic, una sfida da derby di lusso. Chi vincerà?