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BUFFON 6.5: in occasione del gol esce benissimo, poi è sfortunato sulla deviazione di Alex Sandro. Per il resto non deve mai intervenire.

STURARO 5: i fischi dello Stadium sono la migliore delle pagelle. Costantemente fuori posizione, si fa cogliere sempre e troppo spesso impreparato. Quando il pallone ce l'ha, poi, si limita a restituirlo agli avversari. Rimandato ancora (dall'83 DOUGLAS COSTA 7: gli basta un minuto per fare la differenza, forse meno. Prende palla, si crea lo sazio e sforna l'assist decisivo. Quello che sa fare, quello che deve fare).

BENATIA 5: solo un tempo, poi si arrende per infortunio. I 45 minuti che trascorre in campo, però, sono da dimenticare. Tenta sistematicamente l'anticipo su Dost e non lo vince mai. Sbadato anche nel coprire le linee di passaggio avversarie (dal 46' BARZAGLI 6: attento, lo Sporting non lo mette mai in crisi)

CHIELLINI 7: per il gioco espresso è il migliore dei bianconeri. Non sbaglia mai ed è bravissimo a corpire anche le sbavature di Benatia. La difesa si regge tutta su di lui e spesso si prende anche il compito di impostare. In un momento in cui il pacchetto arretrato fatica a trovare una quadratura, lui è l'unica certezza.

ALEX SANDRO 5.5: troppo pesante l'avvio horror. Dorme, non intercetta un pallone semplice e goffamente deposita in porta la alla parata da Buffon. Poi si riprende, gioca a testa alta e macina chilometri.

PJANIC 7: non è il solito Pjanic, questo è innegabile. Ci mette un po' a entrare in partita e come è ormai consuetudine, dopo averlo fatto, fal a differenza. Detta i tempi della Juve, dà qualità alla manovra e poi sentenzia su punizione, pareggiando una partita che si stava incanalando in binari spiacevoli.

KHEDIRA 6: in quanto a dinamismo non può certo garantire le prestazioni di Matuidi, ma è autore di un buona gara. Ordinato e diligente, risplolvera l'intesa con Pjanic e minaccia gli avversari con alcuni inserimenti, purtroppo non andati a buon fine. (dal 62' MATUIDI 6: dà quel che serve al momento giusto, mettendo in difficoltà, con la corsa, il centrocampo portoghese. Sta bene e tira fuori dal cilindro anche due buone intuizioni)

CUADRADO 5: con la sua velocità mette spesso in difficoltà la linea difensiva dello Sporting, ma il problema sorge quando deve approfittare delle praterie. Mai la giocata giusta, nella ripresa cestina almeno tre ripartenze con la Juve in superiorità numerica. Troppo impreciso. Chiude da terzino: parentesi o nuovo inizio?

DYBALA 5.5: ha le polveri bagnate. I rigori sbagliati non sembrano pesare psicologicamente, perché si propone e si prende responsabilità. Le sue conclusioni, però, sono sempre troppo molli. E in questa partita un suo guizzo sarebbe servito come il pane.

MANDZUKIC 7: fino al gol non incanta, ma quando decidi una partita così pesante sei un eroe. Al quarto gol consecutivo in Champions, è al posto giusto al momento giusto e soprattutto con la cattiveria giusta. Dopo la rete si prende l'abbraccio del suo pubblico, che ormai l'ha eletto idolo indiscusso.

HIGUAIN 6.5: non segna e nel suo caso è sempre una nota di demerito, ma è quello che ci crede di più per tutta la gara. Si muove tantissimo, apre gli spazi e sforna intelligenti suggerimenti per i compagni. Il Pipita nella sua versione più altruista e bella.

All. ALLEGRI 6: la Juve parte male, subendo il gol e non dando l'impressione di avere quella fame necessaria. Benatia, scelto al posto di Rugani, non ripaga la fiducia. Corregge il tiro in corsa, con il dinamismo di Matuidi prima e soprattutto con l'ineseimento di Douglas Costa. Non ce ne volia il mister, ma parlare di intuizione sarebbe eccessivo: era il cambio da fare a ogni costo.

Sporting CP: Rui Patricio 6.5; Piccini 6, Coates 7, Mathieu 6.5, Fabio Coentrao 5.5 (77' Silva ng); William Carvalho 6.5, Battaglia 5.5 (88' Doumbia ng); Gelson Martins 7 (76' Palhinha ng), Bruno Fernandes 6, Acuna 5; Dost 6. All. Jesus 6