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Juve-Sporting, è tempo di parole. Il compito di presentare la sfida, come al solito, occa a Max Allegri, e stavolta il giocatore al suo fianco sarà Giorgio Chiellini. Anche lui, come e più dei compagni, voglioso di cancellare la difficile gara contro la Lazio. Di seguito i temi più importanti toccati dal difensore centrale.

INIZIO DIFFICILE - "Negli ultimi anni siamo sempre stati un buon diesel e alla fine stiamo facendo lo stesso percorso dell'anno scorso, mentre due anni fa abbiamo fatto molto peggio. Ci vuole pazienza, il nostro obiettivo è arrivare a essere al punto giusto a marzo. L'importante è fare punti in questo periodo di assestamente dove ogni anno bisogna adattarsi e trovare equilibiri. Abbiamo fatto un buon inizio di stagione, c'è questo passo falso di sabato che condiziona il resto. Dobbiamo dare qualcosina in più, ma serve serenità perché il nervosismo non porta niente. Serve intelligenza, la squadra già da domani risponderà presente come ha sempre fatto".

POST LAZIO - "A caldo c'era molto rammarico. Era tanto che non perdevamo qui e ci tenevamo a rimanere ancora imbattuti a casa nostra. Però poi gli ingredienti sono quelli che ho elencato prima. Bisogna volere di più il risultato, poi il resto viene di conseguenza. Non c'entrano tattiche, moduli o altre cose".

NAZIONALI - "È stato un weekend particolare perché la Nazionale ci ha tolto anche tante energie più nervose che fisiche, perché la fine si sta avvicinando e le partite contano sempre di più. L'abbiamo vissuto noi, l'hanno vissuta i sudamericani... Sono tutte cose che non sono alibi, ma hanno senz'altro influenzato la nostra partita. Dovevamo metterci qualcosina in più perché lo sapevamo". 

MIGLIORAMENTI - "Dobbiamo capire i pericoli della partita e leggere i vari momenti. A volte ci sembra tutto troppo facile per la qualità che abbiamo. Senza togliere niente alla Lazio, tra le due rose non c'è paragone e a momenti sembra tutto facile. Appena allenti un attimo, appena cancelli quella sana paura, rischi con tutti. Serve calma, continuare con quello che abbiamo fatto in queste partite, a parte qualche blackout.

DENTRO O FUORI - "Domani dobbiamo vincere, esula dal campionato, di fatto è un sedicesimo di finale, inutile girarci intorno. Giochiamo una sfida di andata e ritorno contro una squadra che si è rinforzata, contro un allenatore che ci evoca brutti ricordi. Sappiamo che in questa andata e ritorno ci giochiamo la qualificazione".

DIFESA - "Quando non subiamo gol non è solo merito mio e quando fatichiamo il problema è generale, della fase difensiva. Altrimenti giocheremmo a tennis, attaccanti contro difensori".

SPORTING - "Migliorati rispetto all'anno scorso, senz'altro la squadra più forte della quarta fascia della Champions. Abbiamo tanto rispetto per loro, sappiamo che sarà difficile giocare in uno stadio come il loro, però intanto pensiamo a domani. Fare tre punti sarà fondamentale". 

BRUTTI RICORDI - "Il ricordo è solo per la semifinale che abbiamo perso contro il Benfica. C'è il rammarico di non aver potuto giocare la finale di Europa League in casa qui a Torino. Spero che non ricapiti più, ma un evento così dopo essere usciti in quel modo a Istanbul, un pizzico di rammarico ancora c'è".

I NUOVI - "L'anno scorso Dani l'abbiamo visto l'anno nuovo. Poi ha fatto 4 mesi da fuoriclasse, ma non si è inserito subito. Pjanic l'anno scorso tutti avete detto che ha faticato all'inizio. I nuovi vivono un percorso di crescita fisiologico, è sempre stato così alla Juve. Poi qualcuno entra subito, qualcun altro deve essere gettato nella mischia per necessità. Noi abbiamo un modo di giocare che non è meglio o peggio di altri, ma diverso. Questo modo ci ha permesso di avere risultati, ma serve adattamento".

ASPETTATIVE - "Siamo in linea. Stiamo facendo il nostro e saremo pronti poi a fare il nostro in primavera".

DISTRAZIONI EUROPEE - "La Juventus, con in prmia persona in presidente e a seguire tutti gli altri, pensa sempre al campionato. Questa è la cosa più importante, perché puoi arrivare alla Champions solo facendo bene in campionato. La Champions è un torneo a parte, ora qualifichiamoci, poi giocheremo ottavi e quarti. Serie A e Champions sono tornei diversi, imparagonabili, bisogna vivere i momenti. Il campionato è una corsa a tappe e vogliamo farla bene perché sentiamo noi di decidere le sorti di questo campionato". 

RINNOVO - "Non ne ho mai parlato, ma non perché non lo voglia. Io sono in famiglia, basteranno 5 minuti, caffè compreso. Ora penso al campo, poi arriverà al momento giusto".

BONUCCI - "È tranquillo. Non è facile cambiare ambiente, lo vedo anche da quelli che arrivano qui. Sicuramente facciamo il tifo per lui come persona perché il rapporto è buonissimo, ma speriamo arrivino sempre dietro di noi. Sono certo tornerà ai livelli cui ci aveva abituato".