commenta

Juve, non è tutto da buttare. Non ancora. L'eliminazione dalla Champions è cosa praticamente certa, ma in campionato c'è ancora un discreto vantaggio da difendere sul Napoli ed in Coppa Italia si punta al quarto trionfo consecutivo. Ma ora il filo che separa una stagione trionfale da un'annata fallimentare è sottilissimo, a portata di doppio trionfo in patria. Perché c'è modo e modo di venire eliminati: salvo clamorosi ribaltoni al Bernabeu, lo sprofondo bianconero sotto i colpi del Real è qualcosa su cui riflettere. Prima che si possa davvero correre il rischio di dover buttare tutto. La Juve di questa stagione è stata costruita con la rosa più profonda di sempre, un carico di talento mai visto in attacco ed un pacchetto arretrato che invece preoccupava non poco fino a novembre: trovata una nuova quadra, Allegri ha proposto una squadra che subiva niente e vinceva sempre almeno in Italia. Col Tottenham sono bastati i guizzi dei suoi campioni, contro il Real i campioni usciti a testa alta avevano un'altra maglia. I senatori hanno tradito, le stelle sono cadute, Allegri anche questa volta è stato messo nel sacco da Zidane. Ecco nel processo alla Juve tutti gli imputati: ce ne sono tanti, aspettando un netto giro di vite per fare in modo che non venga gettato tutto all'aria.