PANCHINA TOP - Dybala, Douglas Costa, Alex Sandro, Bernardeschi, Bentancur, Marchisio, Rugani, Barzagli, Sturaro, Pinsoglio, Loria: questa la lista dei panchinari bianconeri al fischio d’inizio del Derby d’Italia. Tralasciando il secondo e il terzo portiere (prelevato dalla Primavera in assenza di Buffon) e quelli che in ognuno dei maggiori campionati del continente sarebbero considerati come ottime riserve di una grande squadra, il numero dei top lasciati fuori dalla formazione titolare farebbe impallidire qualsiasi club. Perché uno come Dybala - entrato al 75’ con scarsi risultati - giocherebbe probabilmente titolare in qualsiasi club del mondo, perlomeno nella maggior parte dei match importanti (e non è un caso che le big della Liga stiano da tempo lavorando su di lui). Lo stesso si può dire di Alex Sandro, che nonostante la stagione con molte ombre e poche luci, rimane uno degli esterni sinistri migliori del mondo: si chieda ai tifosi del Real Madrid se non preferirebbero lui al Marcelo in fase calante visto negli ultimi mesi. Ma il discorso potrebbe ampliarsi a Rugani, Douglas Costa e Bernardeschi, senza considerare un Marchisio che - dopo aver recuperato dai problemi al ginocchio - lotterebbe tranquillamente per una maglia dal primo minuto, ovunque. Ma ha davvero senso, allora, vantare tutto questo potenziale in rosa, per poi lasciarlo fuori? Quanta utilità può avere la panchina più forte del mondo?
Se ancora non siete convinti dell’affermazione, date un’occhiata alla nostra gallery: ecco come si presentavano le panchine dei top club europei durante i big match di questa stagione. Real Madrid, Barcellona, Manchester City… nessuno come la Juve.
@mcarapex
