commenta
Nella vita vi è una sola cosa ineluttabile e ciascuno di noi sa qual è. Per ciò che riguarda tutto il resto nulla è irrimediabile se esistono la volontà e la determinazione per farlo. A tutti può accadere di prendere un abbaglio e, nel tentativo di dare una svolta alla propria esistenza, illudersi di aver trovato l’isola del tesoro per poi dover prendere atto che in realtà quel luogo era un semplice scoglio deserto in mezzo al mare. L’impressione è che a Leonardo Bonucci sia accaduto proprio questo e che ora lui se ne sia reso conto.

Il difensore che, in ogni caso, compare ancora nella formazione ideale della Fifa tra i migliori al mondo, è finito in un Milan che è simile alla biblica Torre di Babele dove ciascuno parla una lingua diversa, allenatore compreso, dacchè è stato abbandonato da Berlusconi e da Galliani. Il clima rossonero, a occhio e croce, non sembra essere così solidale come occorrerebbe e il rapporto tra i giocatori è declinato non dall’amicizia ma soltanto dal necessario dato professionale. Abitudini diverse e differente anche la città la quale, con Torino, condivide esclusivamente il record malsano delle polveri sottili. Fatale che a quel punto il disagio possa trasformarsi in disperazione o comunque nella sgradevole sensazione di di desolante solitudine.

Alla Juventus sono perfettamente al corrente di ciò che sta accadendo al loro vecchio compagno. Buffon, per esempio, si è espresso molto chiaramente al riguardo sostenendo che “A Bonucci mancano tanto i suoi compagni di una volta. I due avranno sicuramente parlato durante la consegna dei premi della Fifa e si saranno confidati da quei buoni amici che sono. Ed è probabile che, insieme, siano arrivati a ragionare su una soluzione che d’acchito potrebbe sembrare una pazza idea ma che, invece, condurrebbe verso una collettiva rinascita.

Dico di quello che sarebbe un clamoroso ritorno di Bonucci alla Juventus nel mercato di gennaio, se Agnelli e Marotta avessero voglia di andare a “salvare” il loro ex soldato disperso. A guadagnarci sarebbero paradossalmente tutti. Il Milan che ha caricato sulle spalle del giocatore un peso morale e professionale per lui insostenibile. La Juventus la quale, con la ricostruzione della BBC, smetterebbe di prendere così tanti gol. De Sciglio che, tornando rossonero, capirebbe di essere stato vittima di un equivoco. Berlusconi il quale, da tifoso eccellente, non ha mai gradito l’importanza data all’ex bianconero. Lo stesso Bonucci, ovviamente, il quale uscirebbe dall’incubo nel quale è piombato.

Per fare in modo che questo accada occorrerebbe, naturalmente, un esercizio di buona volontà da parte di Allegri e dello stesso giocatore essendo stati entrambi non esenti da colpe e da responsabilità assortite. A tutti e due, in questo momento, sarebbe consigliabile la lettura o il ripasso del “figlio prodigo”. Del resto “errare humanum est”. Infine sono convinto che gli stessi tifosi juventini, nel loro intimo, sarebbero felici per un simile ritorno a casa di Bonucci. In fin dei conti anche lui ha contribuito a fare della Juventus il mito che tutti conoscono.

@matattachia