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Era il più atteso e un lampo l'ha regalato. Ogni tocco di palla un sussulto della tribuna, ma la gioia è una sola, anche se grande. Tutto normale, per non dire programmato dopo uno, anzi dopo due infortuni del genere. Ma il lieto fine c'è, ed è ciò che più conta per la motivazione, per rientrare il prima possibile. Si era detto fine ottobre, ma per Allegri è meglio non rischiare e allora via a qualche spezzone con la Primavera, per testare senza stress quel ginocchio ballerino. Un gol, pardon un gioiello, che basta per etichettare qualità e classe del numero 10, che però nei 57' in campo ha fatto anche molta fatica.

LA PARTITA - Una gara tosta, fisica - anche a detta dello stesso Gattuso -, in cui Pjaca non ha rischiato mai. La sensazione è che in un'altra condizione il croato avrebbe forzato di più e messo più spesso la gamba. Ma ad oggi, per se stesso, è giusto così. Qualche spunto, non troppo convinto, anche se a decidere tutto è proprio lui. Una giocata per liberarsi, uno-due con Olivieri, è punizione dal limite conquistata. Tre passi e palla sopra la barriera, sotto l'incrocio. Un lampo di qualità immensa.

LE PAROLE - Nel post partita Dal Canto spiega: "Pjaca è un giocatore di un'altra categoria. Oggi ce lo teniamo stretto, ma qui non c'entra niente". Allegri replica: "Il gol? Sono molto contento e se lo merita, perché è un'iniezione di fiducia. È stato lontano dai campi di gioco per tanto tempo, oggi ha fatto la prima partita con la Primavera e ne dovrà fare altre, per acquisire sicurezza in se stesso e condizione". Qualità, doti, personalità. Pjaca riparte da qui, per qualche tempo, per ritornare Mr. 25 milioni.

QUI LE SUE PAROLE NEL POST-PARTITA.