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Et voilà, le carte sono in tavola. Non tutte, forse, ma quelle già sufficienti per farsi un’idea reale su ciò che sarà il campionato appena cominciato. A livello generale l’impressione è che gli appassionati, tifosi e non, avranno modo di divertirsi parecchio grazie ad una qualità del gioco offerto dalle protagoniste decisamente superiore alla media degli ultimi anni. La stessa innovazione del Var inserita nei meccanismi tradizionali delle partite, una volta assimilata  e compresa  per ciò che vale senza ipocrisie o pensieri dietrologici, contribuirà alla riuscita dello spettacolo,

Anche per ciò che riguarda le forze in campo e la loro possibilità di urto il quadro appare piuttosto chiaro e anche confortante per coloro che temevano un torneo monocorde dominato da una sola padrona come la Juventus. Fermo restando che la squadra di Allegri, ripartendo dal punto in cui era rimasta, continua ad avere tutti i requisiti giusti per continuare il filotto di uno scudetto già leggendario, occorre prendere atto di alcune conferme e di rientri clamorosamente pesanti nel gruppo della concorrenza.

Il Napoli, intanto, che ha cambiato faccia quasi per nulla e che il tecnico Sarri è finalmente riuscito a modellare anche per spirito a sua immagine e somiglianza. Se non si lascerà distrarre o confondere più del lecito dagli impegni internazionali la squadra del tecnico toscano avrà ottime ciances per  offrire ai suoi tifosi ciò che si attendono. Ma più di tutto colpisce l’impatto clamoroso, non solo per i risultati, fatto registrare dalle due curiose entità “sino-lombarde” alla loro prima uscita. Devastante l’Inter di Spalletti contro una Fiorentina che verosimilmente quest’anno porterà i suoi fantastici tifosi sull’orlo di una crisi di nervi. Spettacolare il Milan di Montella seppure agevolato dallo stordimento di un Crotone finito al tappeto dopo pochi minuti sotto i colpi del Var. La Cina, insomma, è davvero vicina alla Juventus e addirittura con un occhio molto interessato alla FCA, tanto per non farsi mancare nulla. Infine la Roma alla quale Di Francesco sta cercando di fornire un’identità differente da quella dei giorni in cui era Tottidipendente. Battere l’Atalanta di Gasperini e dei suoi giocatori assatanati non sarà facile per nessuno. I giallorossi ci sono riusciti. Spal e Benevento infine, per fare buon prezzo, andranno prese con le molle e con la dovuta accortezza da ciascun avversario. Il resto, come sempre, è composto da onorevoli comparse degne di grande rispetto.

Vale la pena, poi, sottolineare quanto una certa “toscanità” faccia da comune denominatore al grande show. Allegri, Spalletti, Sarri e lo stesso bravissimo Lucidi. Tutti figli della terra che fu dell’Alighieri a far fruttare come si deve i quattrini investiti dai loro imprenditori italiani o cinesi che siano. Per concludere una riflessione doverosa e anche pertinente. Per la Juventus e per il suo popolo, visti i risultati dopo il via, quest’anno sarà ancora più bello vincere come, ne siamo convinti, saprà fare.