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Innegabile la stanchezza mostrata dalla Juventus nelle ultime due partite di campionato. Contro il Chievo come con il Genoa: presumo che i bianconeri abbiano caricato molto in allenamento, in vista dei prossimi tre mesi che saranno assolutamente decisivi. D’altra parte, ad Allegri stanno mancando molti giocatori “esenti” dall'affaticamento, ossia quelli più rapidi. Resta fuori da questa lista Douglas Costa, ma gli stop di Dybala e Cuadrado sono fattori da non sottovalutare.

Condizione fisica, ma non solo. In generale, qualcosa in questa Juve può essere modificato anche sotto il profilo tattico. A Verona, nella ripresa, si sono visti di fatto due attaccanti (Higuain e Mandzukic) e due ali (Bernardeschi e Douglas Costa), in una sorta di 4-4-2 molto offensivo. Un sistema che non ha dato frutti convincenti anche grazie all’attenta fase difensiva del Chievo: non è mai facile affrontare squadre così chiuse, che ti aspettano costantemente nella propria metà campo. Ma, come ribadito da Allegri, è importante vincere anche quando si gioca male.

Sguardo all’Atalanta dunque, in una partita che descriverei quasi “asintomatica”: Gasperini è un tecnico furbo e la sua Dea potrebbe anche decidere di non scoprirsi, nonostante giochi l’andata delle semifinali di Coppa Italia in casa e con la necessità di ottenere un risultato positivo. La sfida di Bergamo sarà un altro tassello verso il big match contro il Tottenham. In vista della Champions, molto passerà dalle possibilità di recupero dall’infortunio di Paulo Dybala.

Maggiori sono le frecce a disposizione, maggiori sono le possibilità di successo: i cambi, in questa fase della stagione, saranno fondamentali per la Juve. Anche perché, a tre giorni dalla chiusura del mercato, la coperta bianconera è ancora leggermente corta in alcuni reparti: Allegri ha soli due attaccanti “veri” e quattro-cinque centrocampisti in totale. D’altra parte, difficilmente la campagna acquisti invernale può offrire giocatori determinanti. L’ultimo di questi, forse, è stato il Wesley Sneijder che lasciò l'Inter nel gennaio 2013.