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Alzi la mano chi ha memoria del caso che ha messo in moto la reazione del Viminale per produrre la tanto vituperata, tessera del tifoso, autentico toccasana per l'Ordine Pubblico? L'allora ministro degli Interni pose una pietra tombale sulle scorribande di mandrie di facinorosi travestiti da tifosi. Non vi viene in mente? Tocca a me, come al solito:

Era la domenica di Roma-Napoli e nello spazio di 200 km. circa, uno sparuto gruppo di educandi della Nunziatella trovò il tempo per distruggere un treno. Non un trenino Rivarossi o Lima, simile a quelli che ci hanno allietato l'infanzia, ma proprio un treno vero, marca FF.SS.

Di questo ed altro sono capaci i... napolisti. Uso un termine che se adottato a proposito da tutti i media, aiuterebbe a fare chiarezza una volta per tutte sul tifo partenopeo. Ma chi lo dovrebbe adottare? Alvino, Auriemma? Partita persa in partenza.

Ho troppi amici napoletani di fede bianconera per cadere nella trappola. Se poi un figlio di Partenope fosse milanista o interista, sarebbe “schifato” allo stesso modo?

Inquadrati i soggetti, vengo al dunque. Mancano un paio di mesi alla madre di tutte le partite e già strumentalmente qualcosa si muove sotto il Vesuvio. Oggetto del contendere, la presenza o meno della tifoseria napolista nel settore ospiti dell'Allianz Stadium. Sono anni che a Torino si vedono soltanto alcuni “imbucati” durante gli scontri tra bianconeri e campani. E tutto ha avuto inizio dieci minuti dopo avere calcolato l'ammontare dei danni causati dall'ultimo passaggio di quello sparuto manipolo di educandi della Nunziatella. D'altra parte, come potrebbero comportarsi in trasferta gli addetti al bombardamento del settore ospiti del San Paolo, con gavettoni di materiale organico bengala sparati ad altezza d'uomo, sputacchiamenti per tre ore? Eccesso di folklorismo o malcontrollata esagerazione dell'ironia postborbonica? Un'eccezione per evadere dalla disperazione quotidiana o magari ordinaria amministrazione, senza soluzione di continuità sociale?

C'è gente che può testimoniare di aver dovuto passare il lunedì mattina in tintoria per trattare gli indumenti reduci dall'ultima Juventus-Napoli. Unica colpa, avere il biglietto nel settore 112, adiacente agli “educandi”.

Notizia fresca di giornata: il Consiglio Comunale del capoluogo della Campania si sta muovendo perché il popolo napoletano in trasferta approdi allo Stadium il 22 aprile. E se il Consiglio citato si interessasse a cose ben più gravi e scottanti? Domanda banale e pleonastica: mi do dello stupido per essermela posta.

Passi Alvino (come siamo caduti in basso) che ci marcia a più non posso, passi il buonismo ipocrita e democristiano di Bartoletti, ma che un istituto dello Stato si conceda ad una strumentalizzazione da quattro soldi, ben sapendo di non avere potere alcuno, salvo quello di spargere fumo negli occhi dei cittadini in odore di voto è qualcosa che urta la coscienza civile ed il senso della misura.

Unico ed insindacabile giudice sarà il Questore di Torino, il solo che ha il potere di ordinare e disporre, come è stato per il passato, come sarà di nuovo, come già il collega di Cagliari ha potuto e disposto. Un precedente (o l'ennesimo “remake”?) che fa giurisprudenza, dott. Bartoletti: si chieda il perché, piuttosto che ululare alla luna. A meno che voglia farsi carico del costo dei cessi rotti, dei danni alle strutture e delle ricevute rilasciate dalle lavanderie, dopo avere nettato i giacconi dal piscio proveniente dal settore ospiti. Sarebbe un conto salato assai, non le converrebbe.

Se Juventus-Napoli di fine aprile dovesse andare in onda senza ospiti, gli unici che si dovrebbero accusare della colpa sarebbero gli ospiti stessi. I napolisti, mica i napoletani.