PIATTO RICCO - Decisiva, in questo senso, è stata l’uscita di scena dalla competizione continentale di Roma, eliminata ai preliminari proprio dal Porto di Nuno Espirito Santo, e del Napoli, per mano del Real Madrid agli ottavi: al club di Corso Galileo Ferraris sarà recapitato così un assegno di circa 55 milioni di euro. A questi numeri dovrà essere poi aggiunto il ricavo derivante dalla partecipazione ai gironi (poco meno di 13 milioni), i premi partita e i bonus per il passaggio del turno. Consideriamo nella cifra totale anche gli incassi delle partite giocate allo Stadium contro Siviglia, Lione, Dinamo Zagabria e Porto (oltre 9 milioni), più quello del prossimo match che andrà in scena ai quarti, con l’urna di Nyon che si pronuncerà domani sull’avversario della Juve.
COLPO DI MERCATO - Calcolatrice alla mano, possiamo quindi affermare che i bianconeri abbiano già in pugno il tesoretto per puntare al prossimo innesto della rosa. E’ ovvio che non tutto il ricavato della Champions sarà investito sul mercato, andando soprattutto a iniettare nuova linfa ad un bilancio che ha già fatto registrare numeri da record. Però lo sguardo di Marotta e Paratici è inevitabilmente puntato sulla prossima estate, quando potrà partire finalmente l’assalto decisivo verso quel Corentin Tolisso sfuggito lo scorso inverno. Allora il presidente del Lione Aulas rifiutò l’ultima proposta economica dei bianconeri, rimanendo fermo alla propria valutazione pari a 40 milioni di euro del centrocampista francese. A giugno i bianconeri, anche grazie agli ottimi risultati europei, potranno permettersi di evitare ulteriori discussioni con il patron dell’OL. Senza dimenticare il sogno Verratti e le opportunità in attacco, con Alexis Sanchez primo obiettivo per rendere la Juve "a cinque stelle" ancora più splendente. Perché se il passaggio ai quarti di Champions rimane (parola di Max Allegri) un “risultato intermedio”, la Signora ne sta raccogliendo già ai frutti.
@mcarapex
