IL MERCATO - Un precampionato così così, la tournèe oltreoceano e la caduta a Londra conto il Tottenham, in sè il risultato più preoccupante per la poca mole di gioco prodotta e per le tantissime disattenzioni avute durante i 90 minuti di Wembley. Un campanello non di allarme, ma di attenzione: servono rinforzi. Ma dove? Innanzitutto, restano da capire le uscite nella casella terzini: Asamoah e Lichtsteiner sono tentati dalle offerte estere (rispettivamente Galatasaray e Nizza), ma non partiranno senza innesti, di qualità e prospettiva va aggiunto. Il capitolo difensore centrale rimane più complesso: con Caldara già acquistato e rimandato al 2018, diventa complesso pensare ad un colpo in extremis e con un esborso economico elevato, quantomeno nell'idea, anche se proprio quello è sembrato il settore più in balia degli avversari. La questione più importante rimane, poi, quella del centrocampista, con diversi nomi sulla lista della dirigenza della Juve: Matuidi, Emre Can, N'Zonzi e Kovacic.
Ma tutto questo basta? No, ed ecco perchè. Per una Juve che vuole il colpo grosso (leggasi Triplete o vincere tutto), serve di più. C'è la necessità di una squadra ancora più competitiva, ancora più decisa, ancora più appassionante. Per una volta, infatti, è la pancia del tifoso la voce da ascoltare, quella che trasmette amore viscerale e che ogni domenica riempiva lo Juventus Stadium e che l'anno prossimo riempirà l'Allianz. Due colpi, non qualsiasi ma ottimi, e nessuna cessione. Nè Dybala, nè Alex Sandro, tutti "incatenati" ai cancelli di Vinovo, questa volta per davvero. Solo così, Juve puoi ripagare i tuoi tifosi, quelli che ogni volta - che sia sabato, domenica, martedì o mercoledì - fan sempre sold out.
@MenonAndrea