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Rivali, nemiche, eppure mai così vicine. Juve e Inter rappresentano probabilmente quanto di più simile esista ai poli opposti di una batteria, il giorno e la notte da un punto di vista squisitamente calcistico. A ben pensarci, tuttavia, almeno da una prospettiva tattica le due avversarie del match che Gianni Brera definì il Derby d’Italia stanno attraversando una fase  praticamente analoga. Il 4-2-3-1 di Massimiliano Allegri, pur con diversi interpreti e una diversa filosofia, si avvicina molto al modulo proposto da Stefano Pioli nella sua esperienza interista. 

 

MODULI GEMELLI - Lo schema è chiaro: due mediani (nel primo match di Pioli sulla panchina nerazzurra, contro il Milan, erano Brozovic e Kondogbia) fungono da filtro tra la difesa a quattro e l’attacco “fantasia”. All’Inter gli interpreti sugli esterni sono Candreva e Perisic, mentre per un posto da trequartista alle spalle di Icardi lottano per un posto Banega e Joao Mario. Alla Juve, davanti a Khedira e Pjanic, nelle ultime giornate la formazione è diventata ricorrente come una filastrocca: Mandzukic-Dybala-Cuadrado-Higuain. Questo è lo scontro, speculare, tra titani che andrà in scena domenica sera allo Stadium.

 

DA BERARDI A BERNARDESCHI - Ma le variabili tattiche influenzano, com’è noto, anche il calciomercato. Se la necessità primaria della Juve era fino a poche settimane fa la ricerca di una mezz’ala di qualità che potesse fungere da valida alternativa a Marchisio e Khedira, adesso il nuovo modulo richiede l’ossigeno degli esterni offensivi. Uno, di sicuro avvenire, l’ha già portato in dote la finestra invernale ma potrà vestire bianconero solo a partire dalla prossima stagione: quel Riccardo Orsolini corteggiato praticamente da tutta la Serie A (lo aveva chiamato anche il ds dell’Inter Piero Ausilio). Un altro finito nel mirino di entrambe le società è Domenico Berardi: l’ottimo rapporto tra Juve e Sassuolo è il miglior biglietto da visita, ma l’Inter ha già dimostrato un forte interesse per il classe ’94 la scorsa estate. Per lui, come per Federico Bernardeschi, da tempo sogno di mercato di Suning. L’Inter si muoverà certamente per il numero 10 viola in vista di giugno, magari battendo sul tempo i rivali bianconeri, che avevano provato a prenderlo un anno e mezzo fa con il contratto in scadenza. 

 

VERRATTI - Infine c’è il colpo grosso, il centrocampista in grado di innescare il salto di qualità nella mediana di ambedue le squadre: Marco Verratti. La valutazione del PSG è alta: con meno di 80 milioni non ci si siede neppure al tavolo dello sceicco Al Khelaifi. Il talento pescarese, dalla sua, accoglierebbe con favore un eventuale ritorno in Italia dopo 5 stagioni in Ligue 1. E allora chissà che i connazionali Marchisio o Gagliardini non possano trovarlo al proprio fianco, a partire dalla prossima stagione. Perché Juve e Inter non sono mai state così vicine. Tanto vicine da scontrarsi


@mcarapex