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Nella giornata di ieri si è festeggiato il sesto compleanno dello Juventus Stadium, da quest'anno ribattezzato in Allianz. In sei anni, la percentuale di vittorie nel tempio bianconero ha toccato una vetta allucinante: 79,62%. La maggior parte di queste sono state costruite su sei calciatori, rimasti per l'intero periodo. In particolare, quattro di essi hanno costituito uno dei reparti più forti di sempre, non soltanto per la Vecchia Signora o per il calcio italiano: Gianluigi Buffon, Andrea Barzagli, Leonardo Bonucci e Giorgio Chiellini. Sarà strano, dopo tempo immemore, vederli tutti fuori dallo schieramento iniziale della Juventus, che questa sera alle ore 18 affronta il Chievo Verona nello Stadium dei record.

GUARDARE AVANTI - Dovranno abituarsi, i tifosi bianconeri, a un 11 senza i quattro che hanno composto la tanto elogiata BBBC. O almeno, senza la gran parte di essa. Buffon è alla sua ultima stagione in una carriera leggendaria, Barzagli con tutta probabilità lascerà Torino per qualche meta calcistica meno intensa e faticosa al termine dell'annata e Bonucci ha già abbandonato la nave per rafforzare una diretta rivale, il Milan. Resterà Chiellini, che rinnoverà per l'ultima volta il proprio contratto e, con tutta probabilità, metterà al braccio la fascia di capitano. Le tante incredibili vittorie impongono una pausa di riflessione sul reparto che ha riscritto ogni primato bianconero, andando a una finale di Champions League dal legittimarsi tra i più grandiosi e vincenti nella storia del calcio. Ora, però, sguardo dritto al futuro e ai nuovi interpreti: a partire da Wojciech Szczesny, che lo stesso Buffon ha elogiato a suo perfetto sostituto, passando per Daniele Rugani, ormai titolare e potenziale erede di Bonucci, e per chi arriverà l'anno prossimo, dal certo Mattia Caldara alla concreta possibilità Stefan de Vrij. Senza dimenticarsi di Benedikt Howedes, grande acquisto poco celebrato, che porta l'esperienza giusta per sopportare una simile transizione, e Medhi Benatia, che però, tra tutti, sembra il meno sicuro di un futuro all'ombra della Mole.

IL FUTURO INIZIA OGGI - Sarà la prima volta, dunque, per una Juventus senza la BBBC in Serie A dal 3 aprile del 2010 contro l'Udinese, che in quell'occasione schiacciò una squadra ancora tutta da pensare e ricostruire con un secco e sonoro 3-0, il quale portò addirittura alle scuse ai tifosi e al silenzio stampa successivo. In quell'occasione non c'era Stephan Lichtsteiner, che ancora giocava nella Lazio e oggi, se sarà in campo dal primo minuto, sarebbe il naturale candidato alla fascia di capitano, ma era presente Claudio Marchisio, l'ultimo dei sei superstiti in tutti i sei anni di conquiste della Vecchia Signora. Se volessimo risalire all'ultima sfida giocata senza Buffon, Barzagli, Bonucci, Chiellini e Marchisio nella formazione titolare dovremmo fare un salto temporale di quasi dieci anni. Era il 3 febbraio 2008 e la Juventus veniva fermata sull'1-1 in casa dal modesto Cagliari, con Pavel Nedved a pareggiare il vantaggio ospite di Paolo Bianco. Due precedenti, dunque, non particolarmente invitanti di ricordare. Oggi, però, la Juventus è una squadra completamente diversa, sia dal 2008 che dal 2010. E' una squadra vincente, con o senza i propri senatori di lunga data. Deve soltanto cominciare a dimostrarlo. Il futuro inizia oggi.