TUTTI I DETTAGLI - Quattro strisce bianche, tre strisce nere: quella che gli uomini di Massimiliano Allegri indosseranno contro il Benevento è una copia fedelissima della maglia portata da Boniperti, Hansen e Præst nella stagione 1949-50: rigorosamente girocollo, mentre l’apertura sul petto (con il colletto in stile polo) arriverà quasi un decennio più tardi. Quella era la Juve di Jesse Carver, del mito di Carlo Parola e del grande Romolo Bizzotto. A mancare sul tessuto erano, ovviamente, le stelle: tre simboli che brilleranno invece all’Allianz Stadium, a rappresentare gli oltre trenta scudetti vinti in questi 120 anni. Queste saranno contenute all’interno di un rettangolo dorato analogo a quello visto sulle divise dal 1982, indossate dai campioni di Trapattoni. A differenziare il kit odierno da quello originario è ovviamente anche lo sponsor, che però “sparisce” sulla maglia celebrativa in un elegante tono su tono. Sul retro, spazio alla grande fascia nera che conterrà il numero dei giocatori in bianco. Particolare da non sottovalutare anche all’interno del colletto, con l’iscrizione “120° anniversario” a dividere le date 1897 e 2017. Una maglia speciale per un giorno speciale: adesso c’è bisogno di bagnarla con un’altra, l’ennesima, vittoria. Poi la festa sarà completa.
Juve, i segreti della maglia celebrativa: 'alla Boniperti' con stelle anni '80
Una maglia speciale per un giorno speciale. La Juventus torna al passato e, nel pomeriggio in cui si celebrano i 120 anni dalla fondazione del club, mette in mostra una divisa che ricorda da vicino quelle indossate dai campioni bianconeri negli anni ’40.
TUTTI I DETTAGLI - Quattro strisce bianche, tre strisce nere: quella che gli uomini di Massimiliano Allegri indosseranno contro il Benevento è una copia fedelissima della maglia portata da Boniperti, Hansen e Præst nella stagione 1949-50: rigorosamente girocollo, mentre l’apertura sul petto (con il colletto in stile polo) arriverà quasi un decennio più tardi. Quella era la Juve di Jesse Carver, del mito di Carlo Parola e del grande Romolo Bizzotto. A mancare sul tessuto erano, ovviamente, le stelle: tre simboli che brilleranno invece all’Allianz Stadium, a rappresentare gli oltre trenta scudetti vinti in questi 120 anni. Queste saranno contenute all’interno di un rettangolo dorato analogo a quello visto sulle divise dal 1982, indossate dai campioni di Trapattoni. A differenziare il kit odierno da quello originario è ovviamente anche lo sponsor, che però “sparisce” sulla maglia celebrativa in un elegante tono su tono. Sul retro, spazio alla grande fascia nera che conterrà il numero dei giocatori in bianco. Particolare da non sottovalutare anche all’interno del colletto, con l’iscrizione “120° anniversario” a dividere le date 1897 e 2017. Una maglia speciale per un giorno speciale: adesso c’è bisogno di bagnarla con un’altra, l’ennesima, vittoria. Poi la festa sarà completa.
TUTTI I DETTAGLI - Quattro strisce bianche, tre strisce nere: quella che gli uomini di Massimiliano Allegri indosseranno contro il Benevento è una copia fedelissima della maglia portata da Boniperti, Hansen e Præst nella stagione 1949-50: rigorosamente girocollo, mentre l’apertura sul petto (con il colletto in stile polo) arriverà quasi un decennio più tardi. Quella era la Juve di Jesse Carver, del mito di Carlo Parola e del grande Romolo Bizzotto. A mancare sul tessuto erano, ovviamente, le stelle: tre simboli che brilleranno invece all’Allianz Stadium, a rappresentare gli oltre trenta scudetti vinti in questi 120 anni. Queste saranno contenute all’interno di un rettangolo dorato analogo a quello visto sulle divise dal 1982, indossate dai campioni di Trapattoni. A differenziare il kit odierno da quello originario è ovviamente anche lo sponsor, che però “sparisce” sulla maglia celebrativa in un elegante tono su tono. Sul retro, spazio alla grande fascia nera che conterrà il numero dei giocatori in bianco. Particolare da non sottovalutare anche all’interno del colletto, con l’iscrizione “120° anniversario” a dividere le date 1897 e 2017. Una maglia speciale per un giorno speciale: adesso c’è bisogno di bagnarla con un’altra, l’ennesima, vittoria. Poi la festa sarà completa.
